Pmi, valorizzazione dei brevetti. Contributi fino a 140mila euro

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Contributi fino a 140 mila euro a impresa per attuare progetti di valorizzazione economica dei brevetti: a partire dal prossimo 6 ottobre le Pmi possono presentare domanda per il bando Brevetti +2 per il quale il ministero dello Sviluppo economico ha stanziato un fondo di 30,5 milioni di euro.

Obiettivo

Obiettivo del bando è quello di favorire lo sviluppo da parte delle Pmi di una strategia brevettuale, erogando fondi a copertura dall’80 al 100 per cento delle spese per l’acquisto di servizi specialistici finalizzati alla valorizzazione di un brevetto in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato.

Chi può presentare domanda

Possono presentare domanda le micro, piccole e medie imprese che hanno sede legale e operative in Italia, che soddisfino una delle seguenti condizioni: siano titolari o licenziatari di un brevetto rilasciato successivamente al primo gennaio 2013; siano titolari di una domanda di brevetto depositata sempre successivamente al primo gennaio 2013 e per la quale sussiste in caso di deposito nazionale, il rapporto di ricerca con esito “non negativo”; in caso di deposito per brevetto europeo, la richiesta di esame sostanziale all’Epo; in caso di deposito di domanda internazionale di brevetto (Pct), la tassa di esame preliminare internazionale o il verbale di deposito necessario alla nazionalizzazione dei brevetti. E ancora possono partecipare al bando le Pmi che siano in possesso di una opzione o di un accordo preliminare di acquisto o di acquisizione in licenza di un brevetto, rilasciato successivamente al primo gennaio 2013 con un soggetto, anche estero, che ne detiene la titolarità; siano imprese neo-costituite in forma di società di capitali, a seguito di operazione di spin- off universitari/accademici, per le quali sussistono, al momento della presentazione della domanda, le seguenti condizioni: partecipazione al capitale da parte dell’università o dell’ente di ricerca, in misura non inferiore al 10 per cento;  titolarità di un brevetto o di un accordo preliminare di acquisto del brevetto o di acquisizione in licenza d’uso del brevetto, purché concesso successivamente al primo gennaio 2012 e trasferito dall’università o ente di ricerca socio;  l’università o l’ente di ricerca sia ricompreso nell’elenco degli enti vigilati dal Miur.

Spese ammissibili

Sono ammissibili a contributo le spese sostenute per l’acquisto dei servizi di industrializzazione e ingegnerizzazione (studio di fattibilità;  progettazione produttiva; studio, progettazione ed ingegnerizzazione del prototipo; progettazione e realizzazione software;  test di produzione; produzione pre-serie; rilascio certificazioni di prodotto o di processo); organizzazione e sviluppo (servizi di It governance; studi ed analisi per lo sviluppo di nuovi mercati geografici e settoriali; servizi per la progettazione organizzativa; organizzazione dei processi produttivi; definizione della strategia di comunicazione, promozione e canali distributivi); e trasferimento tecnologico (proof of concept; due diligence; predisposizione accordi di segretezza; predisposizione accordi di concessione in licenza del brevetto; costi dei contratti di collaborazione tra Pmi e istituti di ricerca/università; contributo all’acquisto del brevetto (solo per gli spin-off).

Contributo

L’agevolazione viene erogata in conto capitale per un valore massimo di 140 mila euro, con un tetto pari all’80 per cento dei costi ammissibili, che viene elevato al 100 per cento per le imprese costituite a seguito di operazioni di spin-off universitari o accademici.


Risorse complessive

30,5 milioni di euro

Contributi

Fino a 140 mila euro per impresa

Cofinanziamento

Dall’80 al 100 per cento dei costi ammissibili

Chi può partecipare

Micro, piccole e medie imprese con sede legale e operative in Italia

Apertura del bando

6 ottobre 2015

Scarica il bando