Con la sottoscrizione della Confederazione nazionale dell’artigianato e della Piccola e media impresa si allunga la lista della petizione mondiale #PizzaUnesco per riconoscere l’arte della pizza napoletana patrimonio dell’umanita’.
Oggi a Napoli, alle 18, nella sede di Eccellenze Campane – il Polo agroalimentare di via Brin 69 – la Presidenza nazionale della Cna ha firmato l’adesione dall’iniziativa che fu avanzata ufficialmente il 26 marzo 2011 con la presentazione all’Unesco del dossier di candidatura al segretariato di Parigi. Dopo il saluto di benvenuto di Paolo Scudieri (Presidente di Eccellenze Campane) e l’introduzione di Enrico Panini, (assessore alle Attivita’ produttive del Comune di Napoli), di Pier Luigi Petrillo, (consigliere giuridico del Ministro alle Politiche agricole) e di Antimo Cesaro (sottosegretario del Ministero dei Beni Culturali), gli interventi di Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde), Gennarino Masiello (Presidente Coldiretti Campania), Giuseppe Oliviero (vice Presidente nazionale Cna), Rocco Cristiano Pozzulo (Presidente nazionale Federazione italiana cuochi), Sergio Miccu’ (Presidente Associazione pizzaiuoli napoletani), Antonio Pace (Presidente Associazione verace pizza napoletana), Franco Manna (Fondatore e Presidente di Rossopomodoro) e Antimo Caputo (mministratore delegato Antico Molino Caputo).
La richiesta per riconoscere l’arte della pizza napoletana patrimonio dell’umanita’ si collega all’ingresso della dieta mediterranea nello stesso pantheon ideale ed e’ stata promossa dalla Fondazione Univerde, presieduta dall’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio, e dall’Associazione pizzaiuoli napoletani.
La petizione fra retroscena e aspettative
– Dal 2012 l’Unesco ha cambiato procedura e ha chiesto ai singoli Paesi di segnalare un solo dossier all’anno per il Patrimonio culturale immateriale dell’umanita’.
– Il 26 marzo 2015 la Commissione nazionale italiana per l’Unesco ha deciso di candidare l’antica arte dei pizzaiuoli napoletani all’ingresso nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’umanita’.
– La candidatura da parte della Commissione nazionale e’ il primo passo di un negoziato planetario che coinvolgera’ gli oltre 160 Stati membri dell’Unesco.