Piove sul bagnato

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In foto Christine Lagarde

“I guai non vengono mai da soli” è un affermazione che si sente ripetere spesso nei campi. Quella parte della popolazione che lavora su di essi e la domenica non manca mai di andare a messa, aggiunge che, a volte, chi tira le fila dall’alto – dei cieli, deve intendersi – talvolta svuota rovesciandolo il sacco che contiene le punizioni meritate, giusto dove quei peccatori vivono. Come era prevedibile, per di più con uno scatto da primatista nella corsa, la Signora Lagarde, in nome e per conto della BCE da lei presieduta, ha aumentato il tasso dell’euro di mezzo punto e ha annunciato che il mese prossimo farà bis in idem, adotterà cioè un altro aumento dello stesso genere. Di conseguenza le attivitá produttive di ogni generere pagheranno di più il denaro che prendono in prestito. Certamente, per come è depressa al momento la domanda di beni e servizi, esclusa quella relativa ai prodotti di lusso, quella decisione metterà in condizioni di bere tutto o in parte quel calice amaro l’offerta, cioè la produzione, non potendo trasferire aumentando i prezzi, se non in minima parte, quella pozione alla clientela. Che l’inflazione, nell’ultimo anno, sia cresciuta in maniera preoccupante, arrivando a una quantificazione percentuale a doppia cifra, è vero, anche se, in questo inizio d’anno, un barlume di inversione di tendenza si è intravisto. Non é, a ogni buonconto, un segnale deciso, del genere della quantità di acqua che placa la sete. Senza nessuna velleita di contestare quanto è stato deciso a Bruxelles sul tema, potrebbe essere di aiuto mandare in avanscoperta la mente al Circolo della Caccia del villaggio. Quindi chiedere a uno dei presenti scelto a caso tra gli associati, se fosse stato appropriato andare a caccia di passeri usando le stesse cartucce adatte per i fagiani e gli altri uccelli di quella grandezza. La risposta che verrebbe dai presenti sarebbe una fragorosa e lunga risata. Alla fine di tanta ilarità, qualcuno risponderebbe all’avventata domanda che, così facendo, di quel volatile resterebbero a mala pena le piume. Spalancando di conseguenza quel cacciatore la porta al buon senso che suggerisce, che affinché un lavoro riesca bene, di usare gli strumenti adatti per realizzarlo. La ratio? È bene completare subito l’esposizione di quanto certamente accadrà dopo l’iniziativa della BCE. L’innalzamento del costo del denaro renderà più cari i mutui già contratti se a tasso variabile e, ancora di più, quelli da sottoscrivere, se e quando gli interessati riuscissero a trovare una banca disposta a concederlo. Si rischia così di andare incontro a una situazione di riduzione della domanda rivolta dalle famiglie al comparto immobiliare che non sarebbe circoscritta, ma allargherebbe a stretto giro la contrazione all’occupazione operante nel settore e in tutte le attivitá da esso indotte. I capomastri, dal periodo della ricostruzione in avanti, prendevano dalle aziende più grandi il cosiddetto, seppure impropriamente appalto, cioè la commessa per realizzare una parte dell’opera, fregiandosi così impropriamente della qualifica di appaltatore. Gli stessi erano soliti dire sottovoce che nella bacinella dove si impasta la sabbia con la calce, quanto ne veniva fuori fosse oro. Una situazione del genere di quella descritta, originata in gran parte dal caro denaro, potrebbe- l’incertezza non è teorica -aiutare a ridimensionare l’inflazione. I risvolti negativi accennati, che non si limitano a quelli evidenziati, esistendone diversi altri, sono destinati a far sorgere nuovi elementi di attrito nell’economia del Paese. È sufficiente pensare quanti altri crediti si andranno a aggiungere a quelli deteriorati, già ora numerosi. É difficile capire perché sia a livello Paese che a quello EU non si prendano decisioni drastiche volte a dare più che una spinta, una potente scossa alla produzione e alla produttività. Ciò comporterà sacrifici sia per coloro che domandano che per quanti offrono la propria qualificazione professionale. È la logica dei fatti e, come si dice in Francia “rien sans pene”, senza sacrifici non si ottiene niente. Così disse in greco, cinque secoli prima che nascesse Cristo, Il maratoneta atenese Filippide. Peccato che non visse a lungo, stroncato come fu da un malore al termine della sua leggendaria quanto fatale lunga e ultima corsa.