Sul Vecchio Continente sta iniziando ad affluire aria freddissima di origine artica che inizia a raffreddare il clima su molti Stati che presto piomberanno in pieno inverno. Il cambio di circolazione a livello europeo sta favorendo l’arrivo di una perturbazione atlantica sull’Italia. Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it ci dice che la traiettoria troppo settentrionale del corpo nuvoloso farà sì che il Nord venga quasi completamente saltato, rimanendo protetto dalla barriera alpina. Le cose andranno diversamente al Centro-Sud dove tra l’altro si formerà un ciclone responsabile delle precipitazioni nelle prossime ore e nelle giornate di mercoledì e giovedì. Le piogge si distribuiranno in forma piuttosto irregolare, ma saranno più diffuse e probabili sul medio e basso Adriatico e sul basso Tirreno. Ci sarà anche qualche occasione per delle nevicate sugli Appennini, fin sopra i 1000 metri da mercoledì sera. Giovedì il ciclone sarà in azione al Sud con una fase di maltempo da non sottovalutare per l’intensità delle precipitazioni. Ma la nostra attenzione si concentra su quello che accadrà nel weekend dell’Immacolata. L’aria artica dopo aver attraversato gli Stati centrali europei si addosserà alle Alpi, ma non riuscirà a superarle, se non in minima parte. Così non potrà far altro che aggirarle, facendo irruzione principalmente dalla Valle del Rodano (Francia sudorientale) e parzialmente dalla porta della Bora (Alpi Giulie). Tra sabato e domenica il tempo tenderà a guastarsi, i venti inizieranno a rinforzarsi fortemente da Libeccio e Maestrale e si formerà un ciclone che dal Mar Ligure molto velocemente si porterà verso l’alto Adriatico. Il peggioramento atteso sarà veloce al Nord che sarà interessato tra sabato sera/notte e domenica mattina da precipitazioni sparse, nevose sulle Alpi a quote inferiori ai 500 metri. Il maltempo invece si concentrerà maggiormente sul Centro-Sud tirrenico nella giornata di domenica 8 con rovesci a tratti intensi, locali temporali su Toscana, Lazio, Campania e nevicate sugli Appennini mediamente attorno ai 1000 metri. Una volta che il ciclone si allontanerà dall’Italia, affluiranno correnti via via più fredde che faranno crollare le temperature che finiranno addirittura sotto la media del periodo anche di 5-7°C.
