Piazza Affari in rialzo con i bancari sempre protagonisti

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Il punto della mattinata. Tutti i riflettori sono puntati sugli Usa e sul meeting di domani del Federal Open Market Committee (Fomc), da cui dovrebbe uscire l’atteso rialzo dei tassi d’interesse. È passato giusto un anno dal dicembre 2015 – fanno notare gli analisti – quando la Federal Reserve li aveva aumentati per la prima volta dal 2006. In attesa, dunque, questa mattina si registra una seduta contrastata dei mercati dell’Asia, a dispetto di dati macroeconomici che pure sono tutt’altro che negativi (vedi sotto).
Ma vediamo l’andamento di Piazza Affari, registrata stamattina decisamente in rialzo. Al momento della scrittura, infatti, il Ftse Italia All-Share segna +1.45%, Ftse All-Share Capped +1.47%, Ftse Mib +1.58%, Ftse Italia Mid Cap +0.65%, Ftse Italia Small Cap +0.52%, Ftse Italia Star +0.57%, Ftse Aim Italia +0.09%.
Positivi anche i principali mercati europei Il Dax30 di Francoforte +0,5%, il Cac40 di Parigi +0.2%, il Ftse100 di Londra -0.1% e l’Ibex35 di Madrid +0.3%.  
Positivi anche i mercati obbligazionari eurozona: brilla il BTP. Il rendimento del Bund decennale scende di 2 bp allo 0,39%, quello del BTP scende di 8 bp all’1,95% (-3 bp per il Bono spagnolo all’1,48%). Lo spread scende di 6 bp a 156.
Bancari Italia in verde: il FTSE Italia Banche segna +1,4%, l’EURO STOXX Banks +0,3%. 
In rialzo Banca MPS (+1,3%): domani si terrà un cda che dovrebbe varare la riapertura della conversione dei bond subordinati in mano ai piccoli risparmiatori, un tentativo per realizzare l’aumento mediante un’operazione di mercato. Le possibilità appaiono però molto risicate: si intensificano le trattative tra autorità italiane ed europee per trovare un accordo riguardante un intervento pubblico con rimborso a favore dei detentori retail delle obbligazioni subordinate.
In Germania l’Ufficio Federale di Statistica (Destatis) ha reso noto il dato definitivo relativo all’inflazione di novembre. L’indice dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,1% su base mensile ed è aumentato dello 0,8% su base annuale, confermando la lettura preliminare. L’indice armonizzato è invece rimasto invariato su base mensile ed è cresciuto dello 0,7% su base annua.
L’Indice dei Prezzi all’Ingrosso (Wholesale Price Index) nel mese di novembre è aumentato dello 0,8% rispetto a un anno fa (dal +0,5% precedente). Su base mensile il WPI è cresciuto dello 0,1%. 
In Spagna l’istituto di statistica INE ha annunciato che l’indice dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,4% nel mese di novembre su base mensile ed è aumentato dello 0,7% su base annuale. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (HICP) è cresciuto dello 0,5% rispetto al mese di settembre 2015

Borse asiatiche

Le borse cinesi, che lo scorso lunedì avevano segnato la peggiore performance in sei mesi, alla riapertura degli scambi hanno continuato a perdere. E ciò anche a dispetto dei dati macroeconomici che comunque confermano il recupero dell’economia di Pechino. In novembre, infatti, la crescita della produzione industriale è migliorata marginalmente al 6,2% annuo, mentre le vendite al dettaglio sono salite del 10,8% contro il 10,0% di ottobre e il 10,3% del consensus.
Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 hanno segnato rispettivamente un progresso dello 0,07% e una perdita dello 0,12%. Meglio ha fatto lo Shenzhen Composite che, dopo il crollo del 4,86% di lunedì, si è apprezzato dello 0,33% al termine degli scambi.
Intorno alla parità anche Hong Kong: l’ Hang Seng in chiusura è registrato in modesto declino.
Sul fronte delle materie prime, il petrolio è in correzione di circa mezzo punto percentuale dopo il rally del 5% di lunedì e sono simili anche le performance dei future su rame, zinco e nichel.
Clima ribassista che si sente sui titoli del settore a Sydney e l’S&P ASX 200 perde lo 0,32% segnando la peggiore performance tra i principali indici della regione. Tendenza opposta per Tokyo, nonostante l’avvio di seduta in negativo. Grazie al deprezzamento intorno allo 0,30% dello yen sul dollaro Usa, il Nikkei 225 chiude con un guadagno dello 0,50% (appena meglio ha fatto l’indice più ampio Topix, apprezzatosi dello 0,58%).
Performance simile anche per Seoul, con il Kospi che ha registrato un progresso dello 0,43% in chiusura.

Borsa Usa

Seduta mista, ieri, per la Borsa di New York, in attesa delle decisioni della Fed. Gli investitori hanno preferito alleggerire le posizioni sul comparto bancario dopo il recente rally. Le prese di beneficio hanno colpito anche il settore tecnologico mentre il comparto energetico è stato trainato dal petrolio. Il Wti ha raggiunto il livello più alto degli ultimi 18 mesi.
Ad ogni modo, il Dow Jones ha guadagnato lo 0,2% mentre l’S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno perso rispettivamente lo 0,11% e lo 0,59%

I dati macro attesi oggi
Martedì 13 Dicembre 2016

03:00 CINA Produzione industriale nov;
03:00 CINA Investimenti fissi nov;
03:00 CINA Vendite al dettaglio nov;
08:00 GER Inflazione finale nov; 
09:00 SPA Inflazione finale nov;
09:00 SPA Indice prezzi alla produzione nov; 
10:00 ITA Produzione industriale ott;
10:30 GB Inflazione nov;
10:30 GB Indice prezzi alla produzione nov;
11:00 EUR Occupazione trim3;
11:00 GER Indice ZEW (fiducia investitori istituzionali) dic;
14:30 USA Indice prezzi importazioni nov.