Roma, 14 ott. (askanews) – Si accentua il calo dei prezzi del petrolio, dopo che l’Opec ha nuovamente ritoccato al ribasso le sue previsioni sulla domanda globale di petrolio, che ora per l’insieme del 2024 stimano 1,9 milioni di barili al giorno, comunque al di sopra della media storica (1,4 milioni di barili al giorno) osservata prima della “pandemia”. Nel suo ultimo rapporto mensile, l’organizzazione dei paesi esportatori spiega che l’aggiustamento, pari a 106.000 barili al giorno, riflette gli ultimi dati combinati con aspettative di consumo più basse per alcune regioni.
Gli sviluppi potrebbero spingere il cartello degli esportatori a rinviare la manovra di normalizzazione dell’offerta, dopo una lunga fase di limitazioni che si sono imposti per sostenere le quotazioni.
Questo mentre le prospettive dei prezzi sull’oro nero risentono di spinte contrastanti. Da un lato le tensioni geopoltiche in Medio Oriente tendono a innescare rincari, dall’altro l’indebolimento dell’attività economica globale può frenare domanda e prezzi dell’oro nero.
A metà giornata le quotazioni accentuano i ribassi. Il barile di Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord cede il 2,13% a 77,36 dollari. Il West Texas Intermediate cala del 2,22%, a 73,88 dollari negli scambi di preapertura.