Petrolio e dollaro sostengono l’Asia

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Il punto della mattinata. Il Ftse Italia All-Share segna +0.24%, Ftse All-Share Capped +0.25%, Ftse Mib +0.31%, Ftse Italia Mid Cap -0.38%, Ftse Italia Small Cap +0.20%, Ftse Italia Star -0.18%, Ftse Aim Italia +0.28%.

Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in rialzo. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,4%, il Cac40 di Parigi lo 0,35% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,5%. Poco mosso il Ftse100 di Londra. 

Il Dipartimento dell’Economia e della Tecnologia tedesco ha reso noto che ad agosto gli ordinativi industriali sono cresciuti dell’1% rispetto al mese precedente, risultando superiori alle stime degli analisti che avevano calcolato un incremento dello 0,2%. A luglio gli ordinativi erano cresciuti dello 0,3%.

Sul fronte societario Deutsche Bank segna +2%. Secondo indiscrezioni, il governo tedesco starebbe trattando con le Autorità Usa per aiutare la banca a raggiungere un accordo sulla vicenda dei derivati immobiliari.

Sul mercato valutario, euro debole contro dollaro. EUR/USD al momento viene scambiato a 1,1190 circa. 
Obbligazionario eurozona in lieve calo. Il rendimento del Bund decennale sale di 1 bp a -0,02%, anche quello del BTP sale di 1 bp all’1,41% (+2 bp per il Bono all’1,04%). Lo spread è stabile a 143 bp. Bancari in netto rialzo: indice FTSE Italia Banche +2,1%, EURO STOXX Banks +1,8%. Citigroup migliora la raccomandazione sul settore europeo da neutral a overweight.

Le chiusure delle sedute precedenti. A Tokyo, il Nikkei 225 ha chiuso in progresso dello 0,47% (andamento simile per l’indice più ampio Topix, apprezzatosi dello 0,43%). 
A Wall Street ieri S&P 500 ha segnato +0,43%, Nasdaq Composite +0,50%, Dow Jones Industrial +0,62%. Future sugli indici azionari americani in rialzo dello 0,1% circa. 
Le piazze di Shanghai e Shenzhen rimangono ancora chiuse (e lo saranno anche venerdì) per la celebrazione del Guóqìng jie, la festa nazionale che ricorda la fondazione della Repubblica popolare cinese il 1° ottobre 1949.

Borse asiaticheSui mercati asiatici i guadagni sono proseguiti in scia al recente apprezzamento del petrolio, volato ai massimi dallo scorso giugno dopo che le scorte settimanali, secondo quanto comunicato dall’Energy Information Administration americana, sono calate oltre le attese. 
A contribuire al clima positivo in Asia il rafforzamento del dollaro (il Bloomberg Dollar Spot Index, che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre principali valute, continua a muoversi sui massimi delle ultime due settimane) e il conseguente deprezzamento dello yen (la divisa nipponica si è deprezzata sul dollaro di oltre il 3% nelle ultime sette sedute) che hanno spinto sul listino i titoli dei grandi esportatori del Sol Levante.

A Tokyo, il Nikkei 225 ha chiuso in progresso dello 0,47% (andamento simile per l’indice più ampio Topix, apprezzatosi dello 0,43%).

Tra i singoli titoli va segnalato quello di Fujitsu, che ha toccato un guadagno del 9% in intraday dopo la conferma delle indiscrezioni del Nikkei su trattative in corso per cedere la divisione pc alla cinese Lenovo. 
Positiva anche la seduta di Seoul, grazie al balzo di Samsung Electronics, apprezzatosi di oltre il 5% nel corso della giornata dopo che il fondo attivista Elliott Management ha inviato una lettera alla società chiedendo, tra le altre cose, che il gruppo separi le proprie attività con la costituzione di una holding e il collocamento al Nasdaq della società operativa. 
Elliott, riferendosi a un recente buyback realizzato da Samsung, ha anche sottolineato che la “posizione di cassa in eccesso ha un costo reale e tangibile per gli azionisti” chiedendo il pagamento di un dividendo straordinario monstre da 30.000 miliardi di won (oltre 24 miliardi di euro) pescando dalla cospicua liquidità (più di 62 miliardi di euro). 
Il Kospi ha segnato un guadagno dello 0,62% al termine delle contrattazioni.
Shanghai e Shenzhen rimangono ancora chiuse, mentre Hong Kong si allinea a Tokyo con l’Hang Seng in progresso di circa mezzo punto percentuale. 
Decisamente migliore la performance dell’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China, in progresso di oltre l’1% a meno di due ore dalla chiusura. 
Sul fronte delle materie prime, l’oro è in modesto declino, mentre il nichel continua a muoversi sui minimi delle ultime due ottave a Londra in relazione a notizie ribassiste in arrivo da Filippine e Indonesia. 
Il settore minerario è comunque in crescita a Sydney (mentre per i petroliferi si tratta di vero e proprio rally) e l’S&P ASX 200 si allinea al clima generale segnando un progresso dello 0,55% in chiusura.

Borsa Usa

La Borsa di New York ha chiuso la seduta in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,62%, l’S&P 500 lo 0,43% e il Nasdaq Composite lo 0,5%. La stima ADP (National Employment Report) sul mondo del lavoro ha evidenziato, nel mese di settembre, una crescita di 154 mila nuovi impieghi. Il dato e’ risultato inferiore alle attese degli addetti ai lavori che si aspettavano un incremento di 166 mila posti di lavoro. Rivista al ribasso la rilevazione precedente a 175 mila unità, da 177 mila. Markit Economics ha comunicato che a settembre l’indice PMI dei Servizi e’ cresciuto a 52,3 punti da 51 punti di agosto, in crescita anche rispetto alla lettura flash pari a 51,9 punti.

La lettura odierna conferma dunque un ulteriore accelerazione della crescita delle attività terziarie, nonostante la creazione di nuovi posti di lavoro sia su livelli minimi da oltre tre anni. L’indice ISM non manifatturiero e’ aumentato nel mese di settembre a 57,1 punti dai 51,4 punti del mese precedente. Il dato e’ risultato superiore alle previsioni degli economisti fissate su un indice pari a 53 punti. La lettura odierna conferma il trend espansivo che prosegue ormai da 80 mesi consecutivi. Nel mese di agosto gli ordini industriali sono cresciuti dello 0,2% dopo l’incremento dell’1,4% registrato a luglio. Gli economisti avevano stimato un decremento dello 0,1% su base mensile.

I dati macro attesi oggi
Giovedì 6 Ottobre 2016

CINA Mercati chiusi per festività (Shanghai);

08:00 GER Ordini all’industria ago;

13:30 EUR Verbali BCE;

14:30 USA Richieste settimanali sussidi disoccupazione