Pesca in ginocchio per caro gasolio (+90%). Impresapesca: navi italiane tagliano uscite

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A subire i rincari dei carburanti è l’intera filiera agroalimentare, dai campi all’industria di trasformazione fino alla conservazione e alla distribuzione. E tra i vari comparti, la pesca è fortemente colpita con il prezzo medio del gasolio che è praticamente raddoppiato (+90%) rispetto allo scorso anno costringendo i pescherecci italiani a navigare in perdita o a tagliare le uscite e favorendo le importazioni di pesce straniero. A evidenziarlo è Coldiretti Impresapesca. Fino ad oltre la metà dei costi che le aziende ittiche devono sostenere è rappresentata, infatti, proprio dal carburante.