Perché la produzione, quando può, cerca di operare sempre più con il sistema detto “sul venduto”

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Sarà capitato certamente a buona parte di quanti vivono in Italia di aver avuto bisogno di un medicinale, anche di uso comune, e sentirsi rispondere da chi é al banco in farmacia di ripassare in giornata, a una determinata ora, perché quanto da lui richiesto sarebbe arrivato un po’ prima. L’esempio vuole introdurre la logica di produzione su commessa e ha un rilevante significato economico. Ritornando al caso della persona in cerca della medicina di cui sopra, questi non si sarebbe fatto. alcuna meraviglia anche se avesse chiesto una normale aspirina.
Sta di fatto, da un bel pezzo, che quei tipi di rivendita non fanno scorte in magazzino per una serie di motivi comprensibili, anche se non tutti giustificabili, e sono collegate con grossisti o altre figure commerciali per essere rifornite nel giro di alcune ore. Fin qui si é in presenza di una pratica commerciale che ha esordito qualche hanno fa in sordina, riscuotendo unanime consenso. Molte farmacie accettano l’ordine anche se fatto per telefono, wa e altri.
Tale novità ha cosi preso consistenza in breve tempo, consentendo che il numero delle aziende rimodulate si allargasse sensibilmente. Arrivati a tal punto, é opportuno fare qualche passo ancora più indietro nella filiera economica di qualsiasi bene, fino a giungere all’ avvio della sua produzione. Ci sarà bisogno di reperire componenti specifici per essa, ognuno prodotto in un posto diverso. Quindi “assemblarli” ovvero montarli insieme e, infine, inviare il manufatto al punto vendita. Come è facilmente desumibile, tutto quanto narrato ha bisogno di un certo tempo, nel cui interno si creano necessariamente “sacche” di quello che non si è riuscito a utilizzare, il tempo morto. Le aziende hanno considerato che i tempi appena citati il più delle volte non sono in linea con quello pattuito al momento della formalizzazione dell’acquisto.
Quindi si è verificato qualcosa di simile all’episodio dell’ uovo di Colombo. Le fabbriche, soprattutto quelle del settore automotive, l’una dopo l’altra, hanno cominciato a annunciare alla rete vendite di accettare ordini del tipo su commissione: l’ordine comincerà a essere eseguito dopo la sua formalizzazione e, eventualmente, se pattuito, il ricevimento dell’ anticipo. L’ epoca di consegna del bene commissionato resterà approssimata e così tutto si dilata nel tempo. Quel che c’è ancora più di deterrente ai fini della ripresa dell’economia è che l’indotto subisce lo stesso processo del bene a cui si riferisce. Si è così attivato un congegno a tempo molto pericoloso, di cui nei grandi soggetti solo la parte più evidente è visibile.
Ancora una volta si ha la conferma che l’attenzione generale si allerta molto di più davanti al banchetto delle tre carte di un determinato tipo di finanza, che “al pezzo”, posto sul bancone da lavoro. Proprio oggi, tornata elettorale negli USA, le considerazioni che condizionano il voto dovrebbero tener conto di quelle appena esposte in poole position. Il resto è solo aria fritta per intontire chi si occupa di problemi socioeconomici prevalentemente con l’attenzione dedicata ai giornali sportivi, se non minore.