Fondazione Banconapoli, perché è importante (e difficile) imparare un’altra lingua: parlano gli esperti

111

Il 9 maggio 2019, nella sede della Fondazione Banco di Napoli, si è tenuto il Convegno La Seconda Lingua nelle diverse condizioni di apprendimento, organizzato da Flavia Cavaliere (Università Federico II) e Lucia Abbamonte (Università della Campania Luigi Vanvitelli) con il patrocinio dei rispettivi atenei, e da Giovanna Gaeta, rappresentante dell’Associazione Italiana Dislessia, e Francesca De Orsi, logopedista, con il patrocinio dell’Aid, della Regione Campania e della Sinapsi. Scopo del convegno: coinvolgere studiosi, operatori del settore e della scuola in una riflessione sulle strategie didattiche, meta/cognitive e strumentali connesse a difficoltà specifiche di discenti con disturbi di apprendimento. L’importanza dell’acquisizione di una seconda lingua (L2) per tutti è stata illustrata in prospettiva storica e di interesse contemporaneo relativamente ai temi dall’accoglienza sia dal prorettore della Federico II, Arturo De Vivo, sia dal direttore del Centro Linguistico di Ateneo, Pasquale Sabatino, mentre Maura Striano, direttrice del Centro Sinapsi, ha sottolineato l’esigenza di rinforzare le buone pratiche di inclusione e M. Clelia Zurlo l’importanza della valutazione psicologica contestualizzata delle condizioni di apprendimento della L2.
L’assessore all’Istruzione e alle Politiche sociali e giovanili della Regione Campania, Lucia Fortini, ha evidenziato l’importanza della L2 all’interno di un corretto rafforzamento delle nuove ‘literacies’ in età scolare. Della rivoluzione cognitiva e degli ausili tecnologici (software compensativi) per discenti con esigenze speciali hanno parlato Orazio Miglino (psicologo), Luca Grandi (pedagogista) e Alessandro Esposito (didattica inclusiva). Il neuropsicologo Massimiliano Conson ha illustrato i meccanismi neuropsicologici della dislessia in relazione all’acquisizione linguistica, e G. Gaeta gli interventi di supporto implementati dall’Aid. Michele Cavaliere (otorino) e F. De Orsi hanno esposto i possibili interventi per gli ipoudenti, mentre Silvana Piscopo (responsabile del settore Istruzione dell’Unione Italiana dei Ciechi) ha illustrato le potenzialità apprenditive e le possibili scelte professionali degli studenti con disabilità visiva.
I docenti e gli operatori del settore intervenuti hanno efficacemente evidenziato la necessità di risorse concrete – ausilioteche, corsi mirati, interazione con i ricercatori/programmatori – per promuovere una didattica realmente inclusiva.
Questo incontro, auspicabilmente il primo di altri, si colloca nel percorso che gli Atenei indicano come terza missione, ossia promozione del progresso della cultura e della ricerca scientifica con attenzione allo sviluppo del proprio territorio, obiettivi pienamente condivisi dalla Fondazione del Banco di Napoli, che ha offerto un efficace supporto logistico-organizzativo e una calorosa accoglienza ai convegnisti. Il comitato scientifico del convegno si propone anche la promozione di attività di accompagnamento per la costituzione di Spin-off accademici e Start-up innovative, quali, ad esempio, la produzione di software e/o risorse per l’istruzione, con finalità di natura educativa, culturale e sociale.