Per la Commissione europea il CBD è un alimento

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Finalmente, negli ultimi mesi dello scorso anno, è stata presa dalla Commissione europea una decisione veramente rivoluzionaria e molto importante, destinata a cambiare le sorti della reputazione della cannabis e dei suoi prodotti derivati.

Il CBD è stato infatti riconosciuto come alimento. Questa decisione ha seguito un’altra altrettanto importante, ovvero quella presa dall’Onu. Questo ha infatti riconosciuto le proprietà mediche della cannabis, togliendola dalla Tabella IV, ovvero la tabella che include le sostanze dannose per l’organismo e che non hanno proprietà terapeutiche. I diversi tipi di marijuana legale e i prodotti da essa derivati sono dunque destinati ad essere riconsiderati da tutti i Paesi facenti parte dell’Unione Europea.

La decisione è stata infatti accolta con piacere dai consumatori e dai produttori di questi prodotti, ma anche con non poca sorpresa. Infatti a settembre 2020 la Commissione europea non aveva accettato le domande dei produttori che volevano inserire i propri prodotti nella lista dei Novel Food poiché si stava pensando di inserire il CBD tra gli stupefacenti.

Questo, oltre a non lasciar presagire un così positivo esito finale, era anche un errore basato su pregiudizio e che non teneva conto in nessun modo delle scoperte e studi scientifici condotti in questi anni. Infatti è risaputo che il CBD non ha proprietà psicotiche a differenza del THC.

Gli usi alimentari del CBD

Le formulazioni alimentari del CBD sono veramente varie e sembrano pensate per incontrare i gusti più disparati e difficili. Dato che il suo consumo sembra  apportare molti benefici, se avviene secondo le giuste modalità e le giuste dosi, è bene informarsi riguardo a quali siano i diversi alimenti che si possono ricavare da esso.

La forma più semplice e forse meno lavorata di tutte è sicuramente quella in semi, che possono essere consumati così come sono o anche triturati più finemente. Hanno un sapore simile alle nocciole, e dunque possono essere utilizzati sia in piatti salati, come ad esempio le insalate,  che in piatti dolci, o anche, se lo si preferisce, così come sono.

Questi sono molto ricchi di sostanze nutritive necessarie per il nostro organismo, come ad esempio gli amminoacidi essenziali. Questi sono così definiti in quanto il nostro organismo non è in grado di produrli ex novo, ma  necessita di introdurli con la dieta, in quanto sono fondamentali per diverse funzioni del nostro organismo.

Essendo così ricchi di questi aminoacidi ma anche di molti sali minerali, acidi grassi, ecc, i semi  vengono spesso inseriti all’interno di diete sia dimagranti sia più particolari, come ad esempio le diete vegane. Sono infatti in grado di apportare una serie di nutrimenti che altrimenti sarebbero deficitari in questo tipo di diete, e rappresentano quindi una grande risorsa per chi segue questo stile di vita ma è anche attento alla propria salute e al proprio equilibrio.

Abbiamo poi la farina di canapa, che ovviamente permette di essere più versatili nel suo utilizzo. con essa infatti è possibile realizzare pasta, pizze, pane, focacce o dolci, ed è ovviamente possibile mischiarla con altre farine per variarne il gusto e la consistenza.

Uno dei prodotti in assoluto più amati e consumati dal pubblico è l’olio di CBD. Questo ha un retrogusto un po’ amaro, quindi forse per qualcuno potrebbe risultare un po’ sgradevole dato che ha un sapore che ricorda un po’ l’erba, appunto.

Nonostante questo esso è molto utilizzato, sia assunto in gocce direttamente sia aggiunto agli alimenti. C’è infatti chi lo aggiunge addirittura al caffè, combinando quindi l’azione “risvegliante” della bevanda a quella rilassante dell’olio.

Per chi preferisce i sapori più dolci, un prodotto innovativo sono le caramelle gommose al CBD. Molto discrete, in quanto somigliano sia nel packaging che nelle forme alle normali e comuni caramelle, sono anche povere di zuccheri pur mantenendo un gusto dolce, quindi possono essere consumate senza troppi rischi.

Infine, per chi proprio non gradisce il sapore di questi prodotti ma vuole assumere CBD in forma alimentare, abbiamo le capsule. Sono completamente insapori e vanno semplicemente ingoiati, come delle vere e proprie pillole.

Consumare prodotti a base di CBD è giusto?

Come abbiamo visto la scelta dei prodotti alimentari a base di CBD è veramente molto varia, ed è destinata a crescere grazie alle nuove disposizioni europee. È quindi il momento di abbondare le vecchie credenze e i vecchi pregiudizi e dare una chance a questi nuovi prodotti, per poter godere dei loro benefici al meglio e aprire la propria mente a nuovi orizzonti.

La moralità si è appellata per tanto tempo a motivazioni etiche piuttosto discutibili per andare contro il consumo della cannabis e dei suoi derivati, ma ormai le evidenze medico scientifiche e i numerosi studi su essa condotti continuano a debellare giorno per giorno sempre più stereotipi e pregiudizi infondati.

Se ancora si è scettici su quelli che possono essere i benefici apportati all’organismo dal consumo di questi prodotti (ovviamente nelle dosi e nelle modalità giuste e raccomandate dagli esperti), si possono consultare le fonti autorevoli da cui tali studi provengono, e farsi così una propria idea indipendente.