Pd, segreteria regionale: No alla conta delle tessere

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“Vista la delicata situazione politica e in concomitanza con l’Assemblea del Pd metropolitano”, la segreteria regionale del Po della Campania in una nota sottolinea che “dopo il campanello d’allarme delle Comunali, il risultato del referendum suona per il Pd come un ultimatum, che ci obbliga a riflettere seriamente sul modo in cui rilanciare l’azione politica”. 
Per la segreteria campana “la scelta del Pd metropolitano di Napoli di avviare la fase congressuale è saggia ma insufficiente. Il perenne conflitto interno ha inaridito la nostra linfa vitale, il frastuono dello scontro ha coperto le voci della gente che, nel frattempo, ha anche smesso di parlarci perché non ci ritiene più credibili. Proprio in questa fase delicata si misura la resilienza del partito, la capacità di assorbire il trauma, riorganizzarsi e ripartire recuperando la propria identità. Siamo un partito di popolo e dobbiamo avere il coraggio di allargare l’orizzonte e tornare a parlare a tutti, anche a coloro che sono profondamente delusi, ma che nonostante tutto continuano a guardare al Pd come l’unica forza politica capace di offrire a Napoli e all’area metropolitana amministratori seri e credibili. Prima del congresso è quindi necessario un momento di confronto, il più aperto possibile, con tutte le forze positive del nostro territorio: giovani, associazioni, sindacati, corpi intermedi, intellettuali, mondo accademico”. 
Una due giorni “che vorremmo si intitolasse ‘Pd, comunità insieme’, che sia innanzitutto un’occasione di ascolto e di autocritica, durante la quale discutere dei problemi del Sud e della nostra regione: lavoro, disuguaglianze, sicurezza sociale, salute. Il frutto di questa discussione sia poi portato nella fase precongressuale da svolgere in ogni circolo. Solo dopo avrà senso svolgere il congresso. Non abbiamo bisogno di una conta delle tessere, ma di tornare a contare per le nostre idee”.