Buona affluenza e indicazioni positive per Nicola Zingaretti. Questi i segnali che arrivano da Napoli nella giornata delle primarie del Pd. Manca il dato ufficiale, ma alle 18 l’affluenza di Napoli e provincia e’ stimata intorno ai 35mila votanti. Già dalle prime ore del mattino le lunghe file all’esterno dei seggi, soprattutto nelle zone del centro e nei quartieri Vomero e Chiaia, avevano cancellato il timore di un possibile flop. Molti anche i non iscritti che hanno scelto di prendere parte alla consultazione. “Sono qui per riparare all’errore che ho fatto il 4 marzo”, dice sorridendo Maria dopo aver votato nel seggio del Vomero. “C’è anche questa Italia – spiega Giovanni, in fila nella sezione di San Lorenzo – e il governo dovra’ tenerne conto”. In tanti chiedono ai dirigenti nazionale e locali di porre fine agli scontri interni. “E’ il momento di ritrovare l’unità perduta – dice Francesco, che si definisce un elettore di sinistra da sempre – perche’ e’ in gioco la tenuta sociale di un Paese e c’e’ bisogno di un’opposizione forte”. Un’alta percentuale dei votanti dichiara di aver scelto Zingaretti, che potrebbe quindi sovvertire il risultato delle convenzioni vinte in Campania da Maurizio Martina con il 60%. Al momento non si registrano particolari problemi: dopo le polemiche sulla distribuzione di alcuni seggi nei giorni scorsi e le tensioni di ieri tra il presidente del seggio di Quarto e un componente della commissione provinciale di garanzia, si segnala solo il caso del presidente del seggio di Striano (Napoli), che si e’ rifiutato di aprire la sezione, causando disagi agli elettori che hanno dovuto recarsi nella vicina Poggiomarino. “C’e’ tanta gente ai seggi – sottolinea il segretario metropolitano di Napoli, Massimo Costa – sono rimasto colpito dalla partecipazione e favorevolmente motivato per il lavoro che dobbiamo ancora mettere in campo in futuro. In coda ci sono tanti cittadini non iscritti al partito, questo e’ un segnale positivo”.