Pd in affanno:
Vacilla Nicolais

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Appare sempre piu’ in salita la strada che dovrebbe portare Luigi Nicolais dalla presidenza del Cnr a quella della Regione Campania sotto le insegne del centrosinistra. Appare sempre piu’ in salita la strada che dovrebbe portare Luigi Nicolais dalla presidenza del Cnr a quella della Regione Campania sotto le insegne del centrosinistra. L’opzione Nicolais era emersa come possibile soluzione unitaria rispetto allo scontro in atto tra le varie componenti del Pd e piu’ in generale all’interno della coalizione. Ma la carta a sorpresa, caldeggiata soprattutto da due maggiorenti campani del Pd, il consigliere regionale Mario Casillo e il deputato Salvatore Piccolo, ha finora destato diffidenze e resistenze a livello nazionale. Registrate sia tra i componenti della direzione nazionale democrat sia all’interno dei gruppi parlamentari. Dove piu’ d’uno avrebbe sollevato perplessita’ sui limiti di una simile candidatura: sia dal punto di vista della matrice politica sia in termini anagrafici, l’ipotesi Nicolais potrebbe difficilmente interpretare lo spirito del rinnovamento propugnato da Matteo Renzi e dai suoi fedelissimi. D’alta parte, lo stesso ex assessore della giunta Bassolino ed ex ministro del governo Prodi ha messo nei giorni scorsi le mani avanti, avvertendo: “Prima di lasciare il Cnr voglio capire bene se il mio contributo possa essere utile a questa regione“. Nicolais ha aggiunto: “Penso sia opportuno che il Pd faccia qualunque sforzo per cercare di unire i vari gruppi. Se questo succede allora si puo’ parlare eventualmente anche di una mia candidatura“. Ma le condizioni invocate dall’ex ministro non si stanno verificando. Si avvicina pertanto la prospettiva di elezioni primarie – che dovrebbero tenersi il 22 febbraio – combattute all’ultimo sangue. Ben cinque i candidati in lizza: innanzitutto Gennaro Migliore, ex dirigente Sel e ora deputato Pd, Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno dichiarato decaduto dal tribunale, e Andrea Cozzolino. Ma in gara ci sono anche il socialista Marco Di Lello e l’esponente dell’Idv Nello Di Nardo. Un match interno che rischia di indebolire il tentativo del centrosinistra di strappare la guida della Regione al governatore di centrodestra Stefano Caldoro. Anche per questo non viene scartata l’eventualita’ di disinnescare la miccia-primarie rimettendo in pista una candidatura forte quale potrebbe essere quella del ministro della Giustizia in carica, Andrea Orlando.