Patto stabilità, Cavallari (Upb): clausola deficit morde da 2030

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Roma, 12 feb. (askanews) – Le nuove clausole sul deficit di bilancio del Patto di stabilità e di crescita “inizieranno a ‘mordere’ e diventeranno rilevanti all’inizio prossimo decennio, questo comporterà uno sforzo maggiore di quello che sarebbe necessario sulla base di una analisi di rischio”. Lo ha affermato Lilia Cavallari, presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, durante un dibattito organizzato a Roma dalla Rappresentanza in Italia della Ue.

Cavallari ha spiegato che a marzo l’Upb completerà uno studio sugli effetti della revisione delle regole del Patto per le prospettive dei conti pubblici italiani.

Il senso delle clausole di rafforzamento del taglio del deficit è “assicurare una discesa più rapida: l’idea è di creare un margine di sicurezza” nelle fasi economiche postitive (da utilizzare semmai nelle situazioni opposte). Più in generale,s econdo la presidente dell’Upb “un altro ingrediente da stimolare nell’Ue è creare uno standard per le autorità indipendenti di vigilanza sul bilancio, oggi sono molto diverse tra Paesi e avere uno standard uniforme – ha concluso – sarebbe invece importante”