Patto per Napoli, Baretta: Risanare i conti, ecco come. Aumento dell’Irpef e nuova società di riscossione in vista

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in foto Pier Paolo Baretta

Ripartenza, riorganizzazione e rilancio sono gli obiettivi che l’amministrazione comunale di Napoli ha individuato per fare la propria parte e rispondere alle aspettative e “per interpretare lo spirito” del Patto per Napoli, accordo che sarà siglato nelle prossime settimane con il presidente del Consiglio Draghi. Un accordo che porterà nelle casse del Comune partenopeo circa 1 miliardo e 300 milioni di euro, spalmati in un ventennio, in virtù di quanto stabilito nella Finanziaria dello Stato per venire incontro ai Comuni capoluogo delle Città metropolitane in gravi difficolta’ economiche e finanziarie. Gli obiettivi sono stati resi noti dall’assessore comunale al Bilancio, Pierpaolo Baretta, nella Commissione consiliare Bilancio. Il programma che l’amministrazione ha messo a punto si sostanzia in due momenti: un primo momento “d’emergenza” che coinvolge i prossimi cinque anni e dunque questa consiliatura “in cui – spiega Baretta – il flusso delle risorse statali, e di conseguenza del nostro quarto, sarà quantitativamente significativo, ma irregolare” e un secondo momento che va dal 2027 al 2042, in cui – sottolinea l’assessore – “i nostri problemi rimangono, ma vanno riducendosi nel tempo e il flusso delle risorse statali e del nostro quarto è sostanzialmente regolare, il che fa sì che possiamo definire quel lungo periodo di progressivo assestamento. Pertanto è del tutto evidente che la sfida principale si gioca ora, in questa consiliatura, periodo nel quale il Governo stesso immette le maggiori risorse che poi si assesteranno a livelli regolari, ma inferiori”. Da qui la necessità individuata da Baretta di “un percorso praticamente obbligato in ordine alle scelte da compiere a breve”, motivo per cui l’amministrazione “ha definito un primo programma di interventi ad ampio spettro che dà il senso di come vogliamo muoverci e che, come è stato esplicitamente chiesto dal Consiglio comunale scorso, non si limiti alla sola parte fiscale”. Il programma predisposto prevede di realizzare maggiori entrate, nel periodo considerato 2022-2042, per 803 milioni 899.978,84 euro, ovvero 496 milioni 012.578,65 euro in più del calcolo del quarto assegnatoci dalla Legge di Bilancio. “Si tratta – precisa Baretta – e va detto chiaramente, di un calcolo volutamente prudenziale destinato sicuramente ad essere incrementato”. Il programma si suddivide in capitoli “corrispondenti alle priorità stabilite dalla Legge di Bilancio”. I capitoli sono: riscossione, patrimonio, partecipate, riorganizzazione dei servizi, aumento degli Investimenti e altre misure. “E’ proprio questa ampiezza di menù – spiega Baretta – che ci ha permesso di definire una clausola di salvaguardia che prevede il diritto per il Consiglio comunale di poter ora condividere le misure atte ad attraversare questo primo agitato quinquennio, ma poi di poter scegliere, fermo restando il valore del “quarto”, di modificare il piano in ogni sua parte, rimettendolo in discussione, se ciò sarà ritenuto opportuno”.

Le misure previste
Incremento dello 0,1 per cento di addizionale lrpef dal 2023 e di un ulteriore 0,1 per cento dal 2024 e contemporaneamente innalzamento dell’esenzione per cittadini con reddito fino a 12 mila euro lordi. E’ una delle misure previste dal Comune di Napoli e inserite nel piano del Patto per Napoli, accordo che sarà siglato con il presidente del Consiglio Draghi nelle prossime settimane per poter accedere al sostegno dello Stato per i Comuni capoluogo delle città metropolitana in gravi difficoltà economiche e finanziarie come previsto dalla Legge di Bilancio. Nell’accordo si prevede inoltre di affidare il recupero della riscossione ad una società specializzata. Una procedura – ha sottolineato l’assessore al Bilancio, Pierpaolo Baretta, in commissione Bilancio – per cui “tra bando, assegnazione, avvio, conoscenza del territorio, non è prevedibile ottenere risultati tangibili prima del 2026, ma, a partire da quell’anno, prevediamo un incremento complessivo di 228 milioni. Si tratta di una previsione molto parziale perché basata solo sull’lmu e non ancora dotata di un piano di allargamento della platea che definiremo con il nuovo gestore della riscossione, una volta aggiudicata la gara”. Accanto all’incremento dell’Irpef, il recupero passa anche dalla consegna anticipata dei ruoli ad Equitalia e dalla tassa di imbarco. Complessivamente l’amministrazione comunale “allo stato attuale delle previsioni” prevede che la riscossione porti alle casse comunali 730.397.873,38 euro. “Il Consiglio comunale potrà dopo l’emergenza – sottolinea Baretta – modificare qualsiasi voce: quindi anche ridurre o togliere le addizionali. E’ una prerogativa che abbiamo voluto, ma per ora constatiamo che l’insieme di queste voci consentono un intervento di riduzione del disavanzo che produce effetti salutari nel bilancio”. Per quanto riguarda la voce Patrimonio, Baretta ha spiegato che “prosegue la collaborazione con lnvimit per la formazione del fondo Napoli e i primi risultati finanziari si vedono già quest’anno con la vendita della rete del gas e proseguono negli anni successivi con valorizzazione e alienazione di immobili e riduzione dei fitti passivi per un valore complessivo che stimiamo in 73 milioni, valutazioni molto prudenziali”. Ancora da stimare le voci relative alla riduzione delle spese, alla riorganizzazione dei servizi, mentre il Comune ha calcolato di incrementare di circa 100 milioni gli investimenti oltre quanto si avrà dai fondi del Pnrr. Sul fronte della partecipate, l’amministrazione si è impegnata a presentare un piano entro settembre e sta valutando la possibilità di affidare a società esperte la realizzazione di una due diligence. Per quanto riguarda il capitolo creditori, Baretta ha affermato che il Comune “ha chiesto e ottenuto che si presenti alla Camera un emendamento al Milleproroghe che tolga dalla transazione tutte le fatture emesse nel 2021 e dalle verifiche in corso il gran numero dei debiti è proprio concentrati nel 2021”. Baretta nell’illustrare il piano del Comune lo ha definito “ambizioso. Dovremo costantemente monitorarlo e incrementarlo in tutte le voci che ci consentono di migliorare il nostro bilancio anche perché tutte le entrate che superano il quarto sono da noi utilizzabili per politiche di bilancio”.