Patologie croniche, Card: ecco il modello per la Campania

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Negli ultimi vent’anni l’aumento della popolazione anziana, anche in Campania, ha determinato un incremento delle patologie croniche, tra cui quelle del sistema cardio-vascolare. Da qui, la necessità di creare un corretto equilibrio tra le mutate esigenze terapeutiche ed assistenziali, che richiedono un maggiore impiego di risorse e la sostenibilità economica richiesta dal Sistema Sanitario Regionale, anche alla luce della maggiore consapevolezza dei pazienti del diritto alla salute e al miglior trattamento possibile.
Da questo deriva l’inderogabile esigenza di assicurare livelli di appropriatezza declinati in contesti di cure e di assistenza adeguati, finalizzati all’erogazione di un’assistenza di qualità, capace di valorizzare l’innovazione tecnologica e farmaceutica e, nel contempo, permettere un contenimento della spesa pubblica.
Questo, in estrema sintesi, il tema oggetto dell’incontro tenutosi oggi a Napoli dal titolo: “La rete territoriale come modello di gestione innovativo dei processi di prevenzione del rischio cardiovascolare e della presa in carico dei pazienti”, promosso da CARD – Confederazione Associazioni Regionali di Distretto, rivolto alla comunità medico-scientifica e agli operatori sanitari del territorio campano.
“Si tratta di un importante momento di confronto – ha dichiarato il Dottor Joseph Polimeni, Commissario della Sanità della Regione Campania – La rete territoriale deve essere, infatti, vista come baricentro strategico per il nuovo assetto dell’assistenza sanitaria e come prospettiva per i prossimi anni. Oggi persiste ancora una visione troppo ‘ospedalo-centrica’. La necessità attuale, invece, è quella di potenziare e incentivare il ruolo dei Medici di Medicina Generale, degli specialisti e degli operatori territoriali che lavorano sul territorio e che hanno un ruolo strategico per il futuro, perchè la sanità pubblica avrà sempre più bisogno di una grande integrazione professionale e di un approccio multidisciplinare”.
“Quella della rete territoriale è una scelta strategica – continua Polimeni – che, come struttura commissariale, abbiamo perseguito nei mesi scorsi anche senza input specifici. Dopo avere messo in atto le disposizioni normative del Regolamento che riguarda la definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, abbiamo sentito l’esigenza di sviluppare, anche per la Regione Campania, una programmazione sul territorio, che andasse a definire nel dettaglio l’organizzazione e che facesse, da un lato un primo ‘censimento’ delle strutture sanitarie (residenziali, semiresidenziali, ospedali di comunità), dall’altro che disegnasse le forme associative complesse della medicina generale, il ruolo strategico della prevenzione, ecc”.
“In sintesi – conclude Polimeni – un piano che delinei per il prossimo triennio la traccia in cui muoversi. Chiaramente, sarà, poi, il management sanitario delle ASL a doverlo implementare progressivamente a seconda delle diverse specificità territoriali, in funzione anche del quadro demografico ed epidemiologico specifico”.
Alla luce di questo appare evidente che per quanto riguarda le malattie croniche e degenerative, tra cui quelle del sistema cardio-vascolare, il territorio dovrà organizzarsi, attraverso il coordinamento delle direzioni di distretto, e accompagnare i pazienti nel loro decorso clinico evitando, dove possibile, le ospedalizzazioni che, per un soggetto anziano rappresentano sempre un momento di grande criticità.