E’ un’Italia quasi divisa in due quella che emerge dall’analisi delle iscrizioni e cancellazione delle partite Iva. In pratica il cosiddetto Popolo delle Partite Iva cresce in alcune province mentre diminuisce E’ un’Italia quasi divisa in due quella che emerge dall’analisi delle iscrizioni e cancellazione delle partite Iva. In pratica il cosiddetto Popolo delle Partite Iva cresce in alcune province mentre diminuisce in altre. Il dato di sintesi emerge dall’analisieffettuata dall’Ancot, Associazione Nazionale Consulenti Tributari su dati del Ministero delle Finanze. I dati, aggiornati al mese di novembre, evidenziano che nei primi undici mesi del 2014 sono state 497.011 le nuove iscrizioni di partite Iva con una leggera flessione pari a -1,45% rispetto allo stesso periodo del precedente anno. Nel periodo preso in considerazione sono comunque trentatre’ le province dove il Popolo delle Partite Iva e’ aumentato e sono (tra parentesi il numero delle iscrizioni nel periodo gennaio-novembre 2014):Crotone (1.666) 12,87%, Olbia-Tempio (1.684) 10,28%, Carbonia-Iglesias (765) 6,84%, Catanzaro (3.021) 4,14%, Matera (1.537) 3,99%, Reggio Calabria (4.447) 3,78%, Palermo (9.688) 3,63%. Rialzi si registrano pero’ anche ad Asti (1.877) 3,47%, Oristano (1.072) 3,47%, Napoli (27.066) 2,96%, Caserta (8.251) 2,50%, Ogliastra (418) 2,45%, Reggio Emilia (4.376) 1,84%, Cagliari (4.353) 1,73%, Lecco (2.176) 1,73%, Bergamo (7.408) 1,66%, Milano (31.305) 1,52%, Sondrio (1.105) 1,38%, Alessandria (3.336) 1,15%, Perugia (5.630) 1,06%, Padova (7.752) 0,96%, Pavia (4.206) 0,81%, Imperia (1.860) 0,76%, Salerno (10.470) 0,64%. Le partite Iva sono invece calate a Cuneo (5.011) -0,18%, a Varese (5.828) -0,21%, a Campobasso (1.821) -0,38%, a Pescara (3.419) -0,64%, a Brescia (9.063) -0,67%, a Parma (3.461) -0,83%, a Sassari (2.460) -0,89%, a Rieti (1.342) -0,96% e a Genova (6.616) -1,08%.