Parole dell’innovazione, la semina delle intelligenze

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Studi condotti dall’Istituto norvegese di Ricerca Internazionale di Stavanger e dalla London School of Economics and Political Science, hanno scoperto che fattori chiave dell’innovazione sono i canali di comunicazione verso l’esterno e l’apertura mentale verso le nuove idee e i cambiamenti apportati dai “diversi da noi”. Interagendo solo con persone dello stesso status sociale e di pari età non si fa altro che allargare il numero delle riserve indiane. Comunità di cittadini così imbrigliate soffocano nell’egoismo e nell’emarginazione. La creazione di valore è il frutto di una meticolosa semina delle intelligenze. E tra queste, non vanno certo trascurate le motivazioni, le attitudini e le abilità dei discriminati. Ad aprire i canali di comunicazione contribuiscono la musica e la solidarietà.

Caffè sospeso
Preludio all’economia della condivisione, da sempre, a Napoli la solidarietà verso il prossimo si è manifestata con il “caffè sospeso”, un caffè pagato da un avventore e messo a disposizione di chi non può permettersi di gustare la tazzina al bar. “Chi condivide, moltiplica”, dicono gli olandesi. A Cambridge, in Inghilterra, nei magri anni Settanta del secolo scorso gli imprenditori animarono una campagna di condivisione dei successi ottenuti per trasformare la gloriosa città universitaria da comunità di sole toghe e studenti in una vibrante società ad alta fertilità imprenditoriale.

Effetto Mozart
Una comunità d’innovazione è tanto più aperta quanto più persegue l’arte musicale. È stato definito “Effetto Mozart” (Campbell, D. The Mozart Effect: Tapping the Power of Music to Heal the Body, Strengthen the Mind, and Unlock the Creative Spirit, HarperCollins, 1997) la maggiore e migliore comprensione dell’orientamento e della distanza delle relazioni che si ottiene ascoltando la musica di quel grande compositore. L’esposizione all’arte musicale sarebbe dunque un’impagabile opportunità per gettare dei ponti tra comunità apparentemente distanti l’una dalle altre.

piero.formica@gmail.com