Parole dell’innovazione, i multilinguisti e la Stima

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Le parole dell’Università librano nel cielo blu della ricerca. Quel cielo ci appartiene, sostengono con compiacimento le università che hanno le loro radici ben piantate nella cultura che si è sviluppata nel dipanarsi del secondo millennio. Nel terzo millennio in cui siamo appena entrati, i legami tra le forme organizzative della scienza, dell’innovazione e dell’imprenditorialità creano nuove parole. Quelle università che dalla torre d’avorio in cui sono rinchiuse possono vedere solo gli stormi di parole nel loro cielo blu sono in pericolo d’estinzione.

Università imprenditoriale

È l’università che agisce come impresa delle idee a circuito aperto, sviluppando la “small science” e non solo la “big science”, ovvero impegnandosi pure nelle scienze di trasferimento (come quelle ingegneristiche) che collegano la ricerca di base a quella applicata. Essa ha capacità di gestione dell’imprenditorialità e dell’innovazione, generando conoscenze il cui output sono imprese fondate da laureati, ricercatori e accademici (questi “spin-off’ servono anche per finanziare i dipartimenti universitari, come nel caso di Oxford, società creata da un professore di Fisiologia cardiovascolare dell’Università di Oxford). È in definitiva, un’università che comprende quanto i risultati delle ricerche sono beni commerciabili ai quali si applicano strategie di marketing tecnologico con ricadute finanziarie interessanti sul suo bilancio e, soprattutto, con ricadute d’innovazione indispensabili per lo sviluppo delle comunità locali in cui essa si trova radicata.

Multilinguisti

Il modello di trasferimento tecnologico dalla ricerca universitaria al mondo commerciale messo a punto da Isis Innovation – l’impresa di trasferimento tecnologico dell’Università di Oxford – sotto la direzione di Tim Cook ha fatto scuola nel mondo. L’incontro tra due culture così diverse quali sono la cultura della ricerca e quella del business, l’Isis lo ha realizzato mettendo in campo quelli che Tim Cook ha chiamato i “multilinguisti”, intermediari capaci di comprendere e praticare le due culture. I multilinguisti perseguono obiettivi imprenditoriali. La loro imprenditorialità è un contributo alle ricadute economiche della ricerca accademica.

Stima

È questo un acronimo che sta per Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica e Arte. Dall’intreccio e fusione di saperi i più disparati si traggono pensieri inediti che volgono in scoperte come pure in attività imprenditoriali innovative. Einstein ebbe a dire che la lettura degli scritti del filosofo scozzese David Hume lo aiutò a formulare la teoria della relatività speciale. Assimilando il pensiero dell’umanista Pietro Bembo, il tecnologo Aldo Pio Manuzio inventò il libro “tascabile”, quello che può essere letto ovunque e non solo nelle biblioteche e nelle aule universitarie.

piero.formica@gmail.com