Parla Salah dopo la cattura: ‘Volevo farmi esplodere, poi ho cambiato idea’

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Primo interrogatorio, dopo la cattura, per Salah Abdeslam presso la sede della polizia federale.

“Volevo farmi esplodere allo Stade de France ma ci ho ripensato”: ha detto il presunta terrorista, secondo quanto riferito in conferenza stampa dal procuratore di Parigi, Francois Molins. Molins ha poi aggiunto che queste dichiarazioni vanno prese con estrema cautela. E’ infatti necessario interrogarsi sulla successiva presenza del sospetto nel diciottesimo arrondissement di Parigi, ai piedi di Montmartre e della Basilica del Sacro Cuore, dove l’Isis ha poi rivendicato l’attentato mai portato a termine.

Ad interrogarlo un giudice belga alla presenza dell’avvocato Sven Mary. Secondo il legale, Abdeslam si opporrà alla richiesta di estradizione in Francia, mentre collaborerà con la giustizia belga. L’accusa da parte della giustizia belga è di “stragi terroristiche e partecipazione ad attività di un gruppo terroristico”. 

Salah Abdeslam e Amine Choukri avevano lasciato l’ospedale di Saint-Pierre a Bruxelles: l’unico superstite dei terroristi degli attentati di Parigi e il suo complice erano stati trasferiti negli uffici della polizia federale a Bruxelles per l’interrogatorio.  

L’arresto della primula rossa dei raid Isis a Molenbeek è giunto venerdì dopo 4 mesi di fuga. Sarebbe stato tradito da una soffiata. Cinque in totale gli arresti. Parigi vuole ora l’estradizione dell’ex ricercato n.1 d’Europa.

Amine Choukri, alias Monir Ahmed Alaaj, il complice di Salah Abdeslam fermato venerdì a Molenbeek, rientrò in Europa passando per Leros, in Grecia, il 20 settembre scorso: è quanto riferisce una fonte vicina all’inchiesta citata dall’Express. L’isola del Dodecanneso, non lontano dalle coste turche, è diventata in questi ultimi tempi uno dei punti di passaggio dei migranti che fuggono dalla guerra in Siria. E sempre da Leros passò il 3 ottobre scorso il titolare del passaporto siriano trovato accanto a uno dei kamikaze degli attacchi di Parigi.

Le associazioni delle famiglie delle vittime degli attentati di Parigi del 13 novembre verranno ricevute lunedì pomeriggio all’Eliseo. “Hanno chiesto di essere ricevute e l’arresto di Salah Abdeslam rende ancora più opportuno questo incontro”, riferiscono fonti vicine al presidente francese, Francois Hollande, che questa mattina ha riunito il Consiglio di Difesa dopo la cattura, ieri a Molenbeek (Belgio), del ricercato numero uno e di diversi complici.

Primo interrogatorio, dopo la cattura, per Salah Abdeslam presso la sede della polizia federale.

“Volevo farmi esplodere allo Stade de France ma ci ho ripensato”: ha detto il presunta terrorista, secondo quanto riferito in conferenza stampa dal procuratore di Parigi, Francois Molins. Molins ha poi aggiunto che queste dichiarazioni vanno prese con estrema cautela. E’ infatti necessario interrogarsi sulla successiva presenza del sospetto nel diciottesimo arrondissement di Parigi, ai piedi di Montmartre e della Basilica del Sacro Cuore, dove l’Isis ha poi rivendicato l’attentato mai portato a termine.

Ad interrogarlo un giudice belga alla presenza dell’avvocato Sven Mary. Secondo il legale, Abdeslam si opporrà alla richiesta di estradizione in Francia, mentre collaborerà con la giustizia belga. L’accusa da parte della giustizia belga è di “stragi terroristiche e partecipazione ad attività di un gruppo terroristico”. 

Salah Abdeslam e Amine Choukri avevano lasciato l’ospedale di Saint-Pierre a Bruxelles: l’unico superstite dei terroristi degli attentati di Parigi e il suo complice erano stati trasferiti negli uffici della polizia federale a Bruxelles per l’interrogatorio.  

L’arresto della primula rossa dei raid Isis a Molenbeek è giunto venerdì dopo 4 mesi di fuga. Sarebbe stato tradito da una soffiata. Cinque in totale gli arresti. Parigi vuole ora l’estradizione dell’ex ricercato n.1 d’Europa.

Amine Choukri, alias Monir Ahmed Alaaj, il complice di Salah Abdeslam fermato venerdì a Molenbeek, rientrò in Europa passando per Leros, in Grecia, il 20 settembre scorso: è quanto riferisce una fonte vicina all’inchiesta citata dall’Express. L’isola del Dodecanneso, non lontano dalle coste turche, è diventata in questi ultimi tempi uno dei punti di passaggio dei migranti che fuggono dalla guerra in Siria. E sempre da Leros passò il 3 ottobre scorso il titolare del passaporto siriano trovato accanto a uno dei kamikaze degli attacchi di Parigi.

Le associazioni delle famiglie delle vittime degli attentati di Parigi del 13 novembre verranno ricevute lunedì pomeriggio all’Eliseo. “Hanno chiesto di essere ricevute e l’arresto di Salah Abdeslam rende ancora più opportuno questo incontro”, riferiscono fonti vicine al presidente francese, Francois Hollande, che questa mattina ha riunito il Consiglio di Difesa dopo la cattura, ieri a Molenbeek (Belgio), del ricercato numero uno e di diversi complici.