Parità di genere: in Campania le imprese pronte a cogliere la sfida della certificazione

145

Nella giornata internazionale della  Donna al Cis Inteporto di Nola si è svolto il workshop “La Certificazione Di Parità Di Genere Per Le Imprese, Vantaggi e Opportunità”.

Una giornata che ha visto una grande affluenza di imprese e stakeholder del mercato del lavoro, con oltre 200 presenze registrate. I lavori sono stati divisi in tre sessioni con l’apertura a cura di  : Claudio RICCI, amministratore delegato CIS-Interporto Campano,  Italia FERRARO, presidente ADGI Nola, Arturo RIANNA, presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Nola, Carlo BUONAURO, sindaco di Nola.

Per Claudio Ricci: “Ormai il tema non è più identitario o politico né giuridico è un’esigenza in un mondo dove si comincia a sentire la mancanza di personale, non fosse altro per un mero egoismo economico, la parità di genere è un obiettivo condiviso da tutti e dove registriamo un grande sensibilità”.

La seconda sessione ha visto gli interventi tecnici di: Giovanna Paolantonio, direttore Uod Servizi per il Lavoro della Regione Campania, Maria MASI, già presidente del consiglio nazionale forense, Eliana NICOSIA,Unioncamere, Michele GALLO, amministrator delegato GCERTI ITALY Srl, Antonella DE IULIIS, responsabile dell’area progettuale servizi per la parità di Sviluppo Lavoro Italia a moderare i lavori   Monica BUONANNO, Sviluppo Lavoro Italia.

Antonella De luliis si è soffermata sul ruolo che Sviluppo Lavoro Italia avrà nella creazione di politiche per la parità di Genere: “Nell’evoluzione organizzativa della nostra azienda   in linea con il Pnrr e il nuovo Pon giovani donne e lavoro ci siamo indirizzati su un’area che si occuperà dei divari e in particolare di gender gap e proprio sulla certificazione abbiamo investito per supportare le aziende verso questo percorso. Una giornata ricca di spunti che ci dà la possibilità di supportare ancora con più attenzione le imprese”.

La parte conclusiva della giornata ha visto confrontarsi  Antonio DI VINCENZO, presidente Original Marines SpA, Maria Rosaria TERRACCIANO, project Manager T-Group SpA, Irma CONTI, presidente nazionale ADGI, Paola RUSSO, presidente ADGI Napoli, Francesco DURACCIO – presidente dell’ordine dei Consulenti del Lavoro di Napoli, Loredana RAIA, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, Francesco URRARO, componente del consiglio di presidenza della giustizia amministrativa. A tenere le file del dibattito,Michele RACCUGLIA, responsabile Sviluppo Lavoro Italia Campania Calabria.

La chiusura dei lavori è stata affidata ad Antonio Marchiello, assessore al Lavoro e alle attività produttive della Regione Campania: “Una giornata proficua perché porta benefici alle imprese e porta delle opportunità per le imprese. Noi siamo sensibili a questo tema e ci siamo attivati per dare un sostegno concreto alle donne. Da qui a un mese pubblicheremo un bando per l’autoimprenditorialità in cui riserviamo 10 milioni alle donne sulla autoimprenditorialità. Se facciamo rete come oggi riusciamo ad accelerare i processi per la parità di genere”. Ha concluso l’assessore.

La certificazione della parità di genere attesta le misure concretamente adottate dal datore di lavoro per ridurre il divario di genere all’interno dell’azienda. È stata introdotta dalla Legge n. 162 del 5 novembre 2021, e prevede la possibilità per le imprese di conseguire la certificazione a seguito di specifica istruttoria. Il legislatore nazionale, istituendo la Certificazione della parità di genere, ha inteso dare attuazione a quanto previso dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (“PNRR”), ove la parità di genere rappresenta una delle tre priorità trasversali insieme al sostegno ai Giovani, al Mezzogiorno ed al riequilibrio territoriale.

Le imprese certificate per la parità di genere ai sensi dalla Legge n. 162 del 5 novembre 2021 possono ottenere:
 Sgravi contributivi riservati alle organizzazioni in possesso della certificazione al 31 dicembredell’anno precedente a quello di riferimento, nel limite dell’1% dei contributi complessivamente dovuti e di € 50.000 annui;
 Punteggio premiale per la valutazione, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti;
• Riduzione della garanzia fideiussoria per la partecipazione a gare pubbliche;
• Acquisizione di un miglior posizionamento in graduatoria nei bandi di gara per l’acquisizione di servizi e forniture.