Papa Francesco, alt alle udienze per l’influenza. Ferrara (Federico II): Paziente fragile, scelta opportuna

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La scelta di sospendere le udienze del Papa – affetto “da lievi sintomi influenzali, senza febbre”, come ha fatto sapere il Vaticano – è “più che condivisibile”, in considerazione della “obiettiva maggiore vulnerabilità di un paziente di 86 anni, con le diverse patologie che si sono intrecciate nel tempo”. Sono le considerazioni di Nicola Ferrara, già docente di Geriatria all’università Federico II di Napoli, sullo stato influenzale del pontefice. Riflessioni “legate a valutazioni generali, non avendo elementi specifici a disposizione”, precisa all’Adnkronos Salute. In un paziente vulnerabile “anche episodi banalissimi di un giorno di influenza, di un raffreddore, data la fragilità di base – spiega lo specialista – possono ridurre le funzioni in maniera importante. Se un giovane che lavora ha la febbre con raffreddore continua comunque a muoversi, va persino a lavorare, e non succede niente. Se invece capita a una persona di 85-90 anni il riposo è indispensabile, perché è più pericoloso. Dunque la scelta fatta per il Pontefice mi sembra una precauzione più che accettabile”. La parola chiave è “vulnerabilità, che è diversa dalla fragilità. A 86 anni – sottolinea il Ferrara – anche problemi banali possono creare un livello di mancata autonomia che non permette di svolgere alcune funzioni e mantenere i livelli di performance”.