Panzavolta: congedo memorabile
Lo Schiaccianoci incanta il Massimo

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Natale in festa a Napoli, nel gran salone della città ospitato per l’occasione nel Massimo palcoscenico del Teatro di San Carlo, preparato apposta per le grandi Natale in festa a Napoli, nel gran salone della città ospitato per l’occasione nel Massimo palcoscenico del Teatro di San Carlo, preparato apposta per le grandi occasioni. Napoli in festa, dunque, con i due simboli di presepi ed alberi di Natale ovunque, al pari di manifesti e locandine inneggianti alla presenza in città della festa tra le feste de Lo Schiaccianoci, terzo simbolo per eccellenza delle famiglie di ogni epoca, sin dalla prima rappresentazione del 1892. All’epoca il librettista Marius Petipà dovette cedere lo scettro coreografico dell’impresa al devoto Lev Ivanov, accompagnato tuttavia dalle mirabili musiche di Piotr Ilic Ciaikovsky. Lo Schiaccianoci prese così forma dalle mani dei più grandi nomi del balletto de tempo e, probabilmente, di sempre. Così per omaggio, per devozione, per tradizione o per che si voglia, in tutto il mondo scorrono festose le note di Ciaikovsky ad accompagnare questi giorni natalizi in gran parte dei cartelloni. Napoli, com’è giusto che sia, non è da meno e da un po’ di annetti a questa parte offre alla cittadinanza il confetto dei dolci, Lo Schiaccianoci stavolta di Alessandra Panzavolta, ultima direttrice della Compagnia di Balletto del Teatro di San Carlo. Quasi a offrire il proprio ultimo dono per Natale, la Panzavolta si congeda dal Massimo partenopeo nel migliore dei modi, concludendo una gestione della compagine con ottimi risultati, sia in termini artistici che numerici. Eh sì, ormai anche nel mondo teatrale si guarda svisceratamente al numero di paganti, recite, artisti, rappresentazioni, ore e recite straordinarie e via scorrendo. Il pubblico ha tuttavia approfittato del dono natalizio, accorrendo sempre numerosissimo in platea e palchetti, prestando fede alla tradizione ed all’occasione di rivedere da queste parti il più bel figliuol prodigo Giuseppe Picone nelle vesti dell’amatissimo principe. Con lui, nel grand pas de deux Jurgita Dronina, stella internazionale degna della festa nostrana. L’occasione di questa rappresentazione ha avuto quali protagonisti altri artisti napoletani, ormai a pieno regime nel corpo di ballo del Teatro di San Carlo e della scena nazionale ed internazionale coreutica. Alessandro Macario, già primo ballerino ospite ma soprattutto figlio del vivaio della Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo di Anna Razzi, si è alternato con un nuovo giovanissimo principe Alessandro Staiano, alla sua prima da primo ballerino. Le fate confetto di questa edizione a firma Panzavolta, da sempre coerente talent scout sin dentro la scuola della Razzi, sono state la compagna di scena e di vita di Alessandro Macario, Anbeta Toromani e la giovanissima stellina sancarliana Luisa Ieluzzi, al pari del partner Alessandro Staiano lanciati nel vortice del grande balletto dalla musa ispiratrice Alessandra Panzavolta. “Anche in questa occasione di festa e congedo personale – chiarisce l’ormai ex direttrice della compagnia – ho voluto imprimere il mio modo di pensare, sia alla coreografia che alle scelte di cast e similari. Questo balletto è uno degli emblemi del repertorio classico romantico e mi è sembrato bellissimo chiudere la mia esperienza così, in una vera e propria occasione di festa. E credo proprio che pubblica, critica e corpo di ballo abbiano risposto all’unisono con entusiasmo e senso di appartenenza a questo magnifico teatro.