Paleontologia, 13mila anni fa l’uomo provocò l’estinzione di 7 specie

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(fonte foto https://it.depositphotos.com/)

Si chiama Elena Ghezzo ed è paleontologa all’Università Ca’ Foscari Venezia. È lei l’unica ricercatrice italiana che ha partecipato al team di ricerca internazionale che ha scoperto che l’uomo, circa 12.900 anni fa nell’odierna California, ha portato all’estinzione di sette specie di megafauna. La ricerca è stata pubblicata nella serata di ieri sulla rivista Science.

“Questo studio correla per la prima volta i dati relativi alla presenza di 7 specie datate con il metodo della radiodatazioni assoluta con dati palinologici e la frequenza di carbone nelle immediate vicinanze del sito di Rancho La Brea – ha spiegato Elena Ghezzo – emerge che, mentre il bradipo gigante e i camelidi scompaiono in un periodo precedente, tutte le altre specie di grandi mammiferi come lo smilodonte (un felino dai denti a sciabola), lupo americano, il bisonte e il cavallo americano, il leone americano, con l’eccezione del coiote, scompaiono attorno a 12.900 anni fa, subito prima dell’inizio del Younger Dryas (un periodo relativamente breve ma molto freddo)”.

“L’aumento della frequenza del carbone, indice di incendi, si concentra in un arco temporale che inizia circa 13.300 anni fa e dura per circa 500 anni. In questo arco di tempo, oltre alla scomparsa dei grandi mammiferi considerati nello studio, la vegetazione cambia completamente andando irrimediabilmente verso un ambiente più aperto e secco. La presenza di carboni è statisticamente correlabile con la stima dell’aumento della presenza umana, quindi l’uomo ha probabilmente avuto un ruolo attivo nella modifica dell’ambiente e nella scomparsa delle specie recuperate a Rancho La Brea” ha concluso.