Pagine di storia / Perchè New York si chiama “Grande mela”?

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Il fascino di una città come New York deriva come si sa da molteplici ragioni. Delle tante, una è sicuramente legata ai soprannomi che le vengono attribuiti. Tra questi, è accertato, il piú comune rimane Big Apple, la grande Mela. Liberty City, Gotham City, la città che non dorme mai, nonché capitale del mondo, sono gli altri nomi con cui si preferisce chiamarla, però è il suo secondo nome, Big Apple appunto, e la sua origine, su ci soffermeremo.

Precisiamo subito che sebbene lo Stato di New York sia il primo produttore di mele degli Stati Uniti, questa non è la vera ragione per cui New York si chiama Big Apple. Altro chiarimento: pensare a New York come ad una grande mela da mordere, inteso come approfittare delle tante cose interessanti che la città offre, è un altro tentativo in parte scontato, ma non valido, di giustificare il soprannome. Incluso credere che la mela sia la forma dei cinque grandi distretti che compongono New York (Queens, Bronx, Harlem, Brooklyn e Manhattan) con il “torsolo centrale” rappresentato da Manhattan. Un numero imprecisato di spiegazioni e multipli tentativi di verità, che possano decidere il vero significato dell’espressione grande Mela si sono alternati nel corso degli anni. Rimasta per molto tempo un mistero, la storia della sua origine è stata chiarita, e quindi e’ stato tracciato un quadro più preciso del suo uso, solo pochi anni fa grazie al lavoro di due studiosi, Barry Poprik e Gerard Cohen del Dipartimento di Scienze e Tecnologia dell’Università del Missouri. In precedenza, motivazioni rimaste valide per anni sono poi risultate imprecise e false. Si è affermato addirittura che Big Apple derivasse dal nome di un bordello della città la cui direttrice si chiamava Eva. Pura invenzione. Intanto scopriamo come si è arrivati alla “verità”.

PRIME MOTIVAZIONI
L’uso iniziale di Big Apple risale ad una frase inserita nel libro del 1909 di Edward S. Martin, The Wayfarer, che riportava: “[..] Lo Stato del Kansas considera New York come una città ambiziosa… È incline a credere che la grande mela si appropri di un dividendo sproporzionato della forza nazionale”.

Lo scrittore linguista, William Safire considerava questo inserimento la spiegazione dell’origine di “Big Apple”. In seguito, il prestigioso Random House Dictionary of American Slang, il dizionario della lingua slang (parlata popolare) americana, bocciò la conclusione di Safire perché citazione puramante metaforica o soltanto contestuale, piuttosto che esempio concreto del termine slang utilizzato in seguito.

“APPLE”, GLI IPPODROMI DI NEW YORK
Intorno al 1920, il giornalista del New York Morning Telegraph,  John Fitz Gerald, che si occupava di ippodromi e corse di cavalli, scrisse di aver sentito dire dai lavoratori afroamericani impiegati a pulire le stalle dell’ippodromo di New Orleans, che sarebbero andati a lavorare nella “big apple”. All’epoca “apple” era il nome con cui si chiamavano gli ippodromi nella zona di New York. Secondo Fitz Gerald dunque “big apple” era un chiaro riferimento alla città. Fu così dunque che il giornalista cominciò ad utilizzare l’espressione negli articoli della sue rubriche. 

DAGLI ANNI DEL JAZZ A RUDOLPH GIULIANI
Agli inizi degli anni Trenta, altri scrittori iniziarono ad usare l’espressione “big apple” in riferimento a New York, e non nel contesto delle corse all’ippodromo. “The Big Apple” divenne anche il titolo di una canzone di successo del tempo. I musicisti jazz di quell’epoca poi adottarono il termine per indicare New York come la casa dei piú importanti club di musica jazz del Paese.

Nei due decenni successi, gli anni Quaranta e Cinquanta, lo scrittore Walter Winchell e colleghi continuarono ad utilizzare l’espressione. Frank Sinatra il 28 marzo del 1950 la usò in un dialogo con la cantante d’Opera Dorothy Kirsten, durante la trasmissione radiofonica della NBC Light Up Time di cui era co-presentatore. Negli anni Sessanta “the Big Apple” veniva usata per definire comunemente New York City. Piú tardi, in seguito ad una massiccia campagna di pubblicità e di promozione da parte del dipartimento del turismo della città, “Big Apple” fu esportata anche all’estero. L’ufficializzazione si può dire che fu confermata quando il sindaco Rudolph Giuliani designò l’angolo a sud-ovest di West 54th St e Broadway quale “Big Apple Corner” (Angolo Grande Mela) nel 1997. Lo spigolo è quello dove visse John Fitz Gerald dal 1934 al 1963.