di Maridì Vicedomini
Grande successo per l’opening di “Dialoghi/ Dissing- Gianni Versace Magna Grecia Tribute”, il vernissage dedicato a Gianni Versace, tra le icone dell’Haute Couture italiana nel mondo, inaugurato qualche giorno fa al Museo Archeologico di Napoli. “Abbiamo accettato con grande entusiasmo la proposta di accogliere nei nostri spazi una mostra ispirata alle opere del mito Versace”, ha detto Paolo Giulierini, direttore del Mann, “consapevoli della forte e costruttiva contaminazione che esiste tra più forme d’arte; nella fattispecie, è estremamente evidente come le iconografie del mondo antico si ritrovino in tutte le opere del maestro Versace. Pertanto un museo che custodisce la storia della moda non poteva non essere la sede ideale di questa mostra di arte contemporanea”. L’esposizione ideata e curata da Sabina Albano in allestimento fino al 20 settembre, ha visto nella sua serata di apertura condotta da Barbara Castellani, la partecipazione di oltre 500 ospiti, in primis l’art couturier Gianni Molaro e la principessa Irma Capece Minutolo, accolti all’ingresso della Sala del Cielo Stellato con le suggestioni olfattive di Mansfield che ha creato un’essenza aromatica per l’occasione. In mostra, gli abiti della collezione privata di Antonio Caravano in perfetta armonia con i reperti archeologici grazie alla sapiente regia di Maria Morisco. “ Gianni Versace, nativo della Magna Grecia”, custodiva nel suo DNA tutte le immagini della cultura classica che poi ha stampato sugli abiti” ha detto la Albano”Partendo da questa considerazione”, ha proseguito la Albano, “ abbiamo concepito e realizzato un progetto che celebrasse l’arte di Versace in un contesto ideale come il Mann. Così una giacca/mini dress in seta policroma è stata abbinata a una Testa in terracotta della prima metà del III secolo avanti Cristo e a una Testa femminile con potos Terracotta del IV secolo a.C.; una camicia in seta policroma e gonna pieghettata in seta bianca e nera è stata abbinata a una maschera di schiavo del I secolo d. C. e a una brocchetta trilobata in bronzo del I secolo dopo Cristo. Stella della collezione l’iconico abito “Metal Mesh”, una maglia metallica snodata con sembianze di seta dorata.”Molto apprezzate anche le opere in mostra di Manuela Brambatti, gli acquerelli di Bruno Gianesi e Marco Abbamondi, i ritratti di IlianRachov e una scultura di Marcos Marin, posizionata al centro dell’ameno giardino. A seguire un esclusivo defilè di alcuni preziosi capi griffati Versage lungo l’imponente scalinata del Museo, sulle note musicali modulate da “Lunare Project” e la presentazione di “YoSoy La Moda”, un brano con Grazia Raimo, Pippo Cyborg e il rapper napo-domenico Marvin Florian ElCojote che si sono sfidati a colpi di dissing verbali.