Oltre che a scuola, si può andare fuori tema anche nella vita quotidiana. A volte provocando danni seri

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Sabato scorso anche in Italia è ricorso, come ormai è consuetudine in quella data, la giornata della donna. Sia nei grandi centri che nelle piccole comunità hanno preso forma raduni di persone che, in qualche modo, hanno voluto dare segno di condividere con convinzione la causa, quella che vuole che sia messa la croce nera sulla espressione violenza, cominciando da quella esercitata sulle donne. Quest’anno in Italia la ricorrenza ha assunto importanza particolare perché, nel corso dello stesso, si è verificato un crescendo di episodi violenti, spesso culminati con la morte della donna oggetto – la qualifica nel caso in specie è la sua quintessenza – culminata appena una settimana fa con l’ uccisione di una giovane donna per mano dell’ex fidanzato, in maniera a dir poco truculenta. Per qualificare questo genere di episodi, uno più spregevole dell’ altro, può tornare utile l’utilizzo del titolo del film girato nel 2020 Se questo è amore…Tutto ciò premesso e confermando, semmai fosse necessaria, la validità di quelle forme di porre in maggior evidenza quanti più aspetti è possibile di quel turpe fenomeno, una domanda si pone senza riserve. Riassunta all’ osso, è che significato dare alle bandiere palestinesi o comunque estranee se non antitetiche al significato stesso dei cortei che hanno attraversato la Capitale. Ciò descritto, altri eventi che riguardano da vicino hanno preso forma nel fine settimana. Di particolare interesse è stato il Forum Internazionale del Turismo, svoltosi sul lago Maggiore, a cui ha partecipato anche la Ministro Santanchè, investita dell’incarico per quel settore. L’evento ha riscontrato una buona partecipazione degli operatori del comparto, probabilmente anche per il motivo che quel dicastero, per la prima volta nella storia della Repubblica, ha ricevuto l’assegnazione dell portafoglio, cioè è dotato di una assegnazione di fondi da investire. Che il turismo fosse una delle ricchezze naturali dell’ Italia, in superficie e non in profondità, non è una novità. Con tutte le sue bellezze e altre attrattive è meta preferita fin dall’ 800 degli abitanti del resto d’Europa e non solo. Appunto nei paesi del Vecchio Continente, in particolare in Germania, a quei tempi, era uso che le persone del ceto medio-alto, dopo aver completato gli studi, intraprendessero il Grand Tour, il giro turistico che, nella maggioranza dei casi, si svolgeva in Italia, da nord a sud nonchè nelle isole. Gli stessi luoghi che ancora oggi sono mete predilette dai turisti di ogni dove. A arricchire la tipologia delle forme di turismo nel Bel Paese, accanto alla forma classica e alle sue declinazioni di artistico culturale, termale, religioso e di altre forme più ristrette, una di recente, sta prendendo piede in maniera particolarmente consistente. È l’agriturismo, una formula di viaggiare, soggiornare e fare altro in campagna, nonché impare come si fa, per esempio, a conservare i prodotti dell’ agricoltura, modi di comportarsi questi ultimi che, fino a una decina di anni orsono, erano considerati desueti oltreché di scarsa importanza. Gli eventi non sono stati sempre allineati a quel modo di intendere il progresso e così si è iniziato a fare di necessità virtù. C’è da rimarcare che il turismo in Italia partecipa con 13 miliardi, circa il 13% del totale, alla formazione del PIL e non è poca cosa. Se si aggiungono i prodotti agroalimentari acquistati sul posto, i manufatti dell’ artigianato e della moda che talvolta in patria non trovano, la cifra che i visitatori lasciano nel Paese è di tutto rilievo. Un’ altro aspetto che sottolinea l’importanza del settore turismo è che esso va sempre più perdendo il carattere della stagionalità, arrivando così a portare la sua quota di reddito con frequenza mensile.Tenendo presente che molte delle attrattive sono state assegnate agli italiani da Madre Natura a costo 0, come mari, monti, laghi e terme, sarebbe davvero un oltraggio alla stessa un uso inappropriato delle risorse stanziate dal Governo e quelle previste dal PNRR per migliorare quanto è possibile e necessario. Volendo completare la panoramica del settore, se si vuole realmente, migliorare la ricettività, non si dovrà affrontare un’ impresa titanica. Oltre che al territorio, l’operazione farà bene alle tasche di un bel numero di italiani coinvolti in quell’ attività, nonché alle casse dello Stato per il gettito delle concessioni di beni demaniali come spiagge, pinete e simili, nonché minerarie, come nel caso delle terme.