Nella media del 2014, dopo due anni di calo, l’occupazione cresce (+0,4%, pari a 88.000 unita’ in confronto all’anno precedente), a sintesi di un aumento nel Nord (+0,4%) e nel Centro Nella media del 2014, dopo due anni di calo, l’occupazione cresce (+0,4%, pari a 88.000 unita’ in confronto all’anno precedente), a sintesi di un aumento nel Nord (+0,4%) e nel Centro (+1,8%) e di un nuovo calo nel Mezzogiorno (-0,8%, pari a -45.000 unita’). Lo ha comunicato l’Istat. La crescita degli occupati interessa sia gli uomini (+0,2%, pari a 31.000 unita’) sia, soprattutto, le donne (+0,6%, pari a 57.000 unita’). Prosegue tuttavia il calo degli occupati 15-34enni e dei 35-49enni (rispettivamente -148.000 unita’ e -162.000 unita’), a fronte dell’incremento degli occupati con almeno 50 anni (+398.000 unita’). Il tasso di occupazione si attesta al 55,7%, +0,2 punti percentuali rispetto al 2013. L’indicatore rimane invariato per gli uomini e sale di 0,3 punti per le donne. Alla crescita nel Centro e nel Nord si contrappone il calo nel Mezzogiorno (-0,2 punti percentuali). Nel 2014 l’occupazione della componente italiana cala di 23.000 unita’, con il tasso di occupazione 15-64 anni che sale al 55,4% (+0,1 punti percentuali). L’occupazione straniera aumenta di 111.000 unita’, con il tasso di occupazione che torna a salire, dal 58,3% del 2013 al 58,5% del 2014. L’indicatore rimane invariato al 68,1% per gli uomini e cresce per le donne (dal 49,8% al 50,2% del 2014).