Obama dichiara guerra ai “tagliagola” dell’Isis

88

A cura di Antonio Arricale Nel giorno della commemorazione delle vittime dell’11 settembre il presidente degli Stati Uniti d’America “dichiara guerra” all’Isis in Siria. La notizia trova più di A cura di Antonio Arricale Nel giorno della commemorazione delle vittime dell’11 settembre il presidente degli Stati Uniti d’America “dichiara guerra” all’Isis in Siria. La notizia trova più di una conferma a conclusione del vertice con alcuni esperti di politica estera, avvenuto lunedì notte alla Casa Bianca. Dunque, Barack Obama è pronto ad autorizzare un attacco aereo in Siria come parte della campagna per sconfiggere l’Isis, precisando di avere l’autorità per attaccare il gruppo terroristico su entrambi i lati del confine tra Iraq e Siria. “Il presidente, il vicepresidente e i leader del Congresso hanno avuto una discussione produttiva in cui hanno espresso il loro sostegno per un`operazione che indebolisca e successivamente distrugga l’Isis”, ha scritto la Casa Bianca in una nota, sia pure senza fornire alcuna indicazione su un possibile attacco americano in Siria. La Francia, intanto, si è detta pronta ad intervenire in Iraq. La nazione transalpina parteciperà “se necessario a un’azione aerea militare” in Iraq, almeno secondo quanto dichiarato dal capo della diplomazia francese, Laurent Fabius, spiegando che “in Iraq, governo e minoranze hanno chiesto aiuto: noi rispondiamo con la fornitura di materiali militari e aiuti umanitari”. Borse asiatiche Ancora una giornata al rialzo per Tokyo Chiusura al rialzo per la borsa di Tokyo ha archivia la giornata, con l’indice Nikkei che avanza dello 0,76% a 15.909,20 punti, mentre il più ampio paniere Topix avanza dello 0,34% a 1.311,24 punti. A dare vigore alla borsa giapponese il mini yen che dà respiro agli exporter del Sol Levante. Tra le borse asiatiche già chiuse Seul ha terminato in calo dello 0,74%, Taiwan dello 0,37%. Miste le altre piazze asiatiche ancora in contrattazione. Jakarta avanza dello 0,40%, Kuala Lumpur lima dello 0,02%, Bangkok avanza 0,43%, Shanghai cede lo 0,36%, Singapore avanza dello 0,28%. Borsa Usa New York consolida le posizioni Staziona attorno alla parità la Borsa di New York, con il Dow Jones Industrial che si attesta a 17.041 punti; sulla stessa linea l’indice S&P-500, che continua la giornata a 1.992 punti. In frazionale progresso il Nasdaq 100 Index (+0,53%), come il Nasdaq Composite Index (0,5%). Si distinguono nel paniere S&P-500 i settori Information Technology, con un +0,64% sul precedente e Sanitario (+0,57%). Sul lato opposto della classifica, sensibili ribassi si registrano sui settori Energia (-0,80%), Telecomunicazioni (-0,75%) e Utilities -0,49%. Si guarda ancora con molta attenzione alla Apple, all’indomani del lancio dell’iWatch e dell’iPhone 6. Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, in luce Visa, con un ampio progresso dell’1,42%. Andamento positivo per McDonald’s, che avanza di un discreto +1,24%. Ben comprata Johnson & Johnson, che segna un forte rialzo dell’1,14%. Goldman Sachs avanza dell’1,03%. Tra i più forti ribassi, invece, scivola Chevron, con un netto svantaggio dell’1,57%. In rosso Caterpillar, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,50%. Spicca la prestazione negativa di United Health, che scende dell’1,65%. Tentenna Exxon Mobil, con un modesto ribasso dello 0,97%. Europa Tentativo di rimbalzo in avvio di giornata Partono in rialzo le Borse europee che tentano un recupero dopo la debolezza delle ultime sedute, spinte dal buon andamento di Wall Street della vigilia e dal rialzo di Tokyo che ha chiuso stamattina sui massimi da gennaio. A Milano il Ftse Mib sale dello 0,3% e il Ftse All Share dello 0,27%, mentre Parigi segna +0,2%, Francoforte +0,29%, Londra +0,03% e Madrid +0,19%. In un’altra giornata che si preannuncia scarsa di spunti macro di rilievo, i mercati guardano al referendum sulla secessione della Scozia, che si terrà il prossimo 18 settembre e alla situazione in Siria dopo le dichiarazioni del presidente Usa Obama. Inoltre, resta sempre l’attesa per le decisioni della Fed della prossima settimana, che potrebbe preparare l’uscita dalla politica di sostegno all’economia. Oggi la BCE pubblicherà il suo Rapporto Mensile. Il calendario economico odierno prevede la pubblicazione di: IPC (definitivo) m/m e a/a di agosto in Germania, Francia e Svezia; tasso di disoccupazione di agosto in Svezia; indice m/m dei prezzi delle nuove abitazioni di luglio in Canada; richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione, aggiornate rispettivamente al 6 settembre e al 30 agosto, e dichiarazione mensile sul budget di agosto negli Stati Uniti. Italia A Milano è la giornata di Fiat Partono all’insegna della cautela i listini azionari europei, con la performance di Piazza Affari, che si adegua alla debolezza del Vecchio Continente. I mercati rimangono cauti, dopo le vicende internazionali con Obama che si è detto pronto ad attaccare l’Isis in Siria. Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,291. L’Oro è sostanzialmente stabile su 1.248,9 dollari l’oncia. Prevale la cautela sul mercato petrolifero, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che continua la seduta con un leggero calo dello 0,41%. Si riduce di poco lo Spread, che si porta a 140 punti base, con un lieve calo di 2 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 2,38%. Ieri la giornata si è chiusa all’insegna della prudenza anche in Piazza Affari che si è allineata alla cautela terminando sulla linea di parità. Dopo una prima parte di giornata, in lieve calo in scia ai timori per un rallentamento dell’economia globale e di un imminente rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, i listini si sono risollevati sul finire della mattinata per poi ritornare su propri passi. Senza direzione, anche l’indice S&P-500 sulla borsa a stelle e strisce. L’Euro / Dollaro USA continua la seduta poco sotto la parità, con un calo lo 0,29%. Sessione debole per sull’oro, che scambia con un calo dello 0,62%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) in calo (-1,21%) si attesta su 91,63 dollari per barile. Torna a salire lo Spread, attestandosi a 142 punti base, con un aumento di 6 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 2,41%. A Milano, il FTSE MIB è stato sostanzialmente stabile, chiudendo la giornata su 21.141 punti; sulla stessa linea, incolore il FTSE Italia All-Share, che ha archiviato la seduta a 22.369 punti, sui livelli della vigilia. In lieve ribasso il FTSE Italia Mid Cap (-0,45%), come il FTSE Italia Star (-0,8%). Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, andamento positivo per Fiat, che è avanza di un discreto +1,88%, dopo le grandi novità in casa Ferrari. A due colori le banche : ben comprata Banca MPS, che segna un rialzo dell’1,80% dalla parte dei ribassi la Banca Popolare di Milano. Tra i più forti ribassi, invece, tonfo di Salvatore Ferragamo e Mediaset, quest’ultima a centro di rumors secondo i quali Vivendi starebbe valutando l’acquisto dell’11,1% di Mediaset Premium in mano a Telefonica.


I dati macro attesi oggi Giovedì 11 settembre 2014 03:30 CNY Indice dei prezzi al consumo; 03:30 CNY Indice prezzi produzione Cina; 08 :00 EUR Indice prezzi al consumo Germania; 08:45 EUR Indice dei prezzi al consumo francese; 20:00 USD Dichiarazione Budget Mensile.