Nuove Terme di Stabia, ecco il piano industriale. In campo anche Federterme

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Il rilancio delle Nuove Terme di Stabia poggerà le proprie basi su una partnership tra l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Pannullo e Federterme. Il presidente nazionale dell’associazione che riunisce aziende e industrie termali, l’imprenditore napoletano e capo di Confindustria Campania, Costanzo Jannotti Pecci, ha promesso massimo appoggio sia nella valutazione che nella realizzazione del nuovo piano industriale. L’operazione, invece, sarà condotta dalla Riformed, azienda napoletana che ha vinto il bando per la selezione dell’advisor superando le concorrenti Ipsea (sempre di Napoli) e L&D Advisor di Casoria. Gli esperti incaricati di stilare il progetto di rilancio della società di gestione delle Terme stabiesi, in collaborazione con la municipalizzata Sint, percepiranno un compenso di 30mila euro. La metà di quanto chiesto a margine del primo bando, che però prevedeva un impegno a titolo gratuito almeno nella prima fase del lavoro, e 10mila euro in meno rispetto alla somma inserita nella seconda gara d’appalto. L’idea di base è quella di riportare la stazione termale campana ai livelli degli anni d’oro, quando era un vero e proprio punto di riferimento sia per le cure che per il turismo. L’impegno di Jannotti Pecci e di Federterme si spiega invece con la volontà di collaborare al rilancio di un polo in grado di dare occupazione a centinaia di addetti e generare un positivo indotto per il territorio. Mentre si prepara il piano industriale delle Nuove Terme di Stabia si lavora anche al consolidamento delle posizioni sul territorio. L’amministrazione ha infatti dato mandato alla Sint di attivarsi per partecipare al bando regionale relativo alla concessione per lo sfruttamento delle sorgenti di acqua acidula e acqua della Madonna.