Nuove frontiere del marketing: su Twitch si gioca, ma non solo

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Sono pari a 140 milioni le visite mensili di utenti attivi che riceve la piattaforma di live streaming di proprietà di Amazon. 

Twitch ha dato spazio alla condivisione e all’aggregazione, creando un coinvolgimento unico e del tutto simile alla realtà fisica, e questo ha offerto grandiose possibilità di crescita alla community, che è la base che sorregge tutta quanta l’impalcatura.

La sua importanza è stata rimarcata dalla Sales Director di Twitch per l’Italia Nicoletta Besio, in un’intervista rilasciata a inizio anno. L’opinione di Besio è che le persone arrivino su Twitch per il contenuto, ma che decidano poi di rimanerci proprio per la community e per la possibilità di partecipazione attiva che, unita ai contenuti live, offre un plus particolarmente apprezzato.

Questo non è di certo sfuggito ai principali creator, che grazie ai feedback in tempo reale possono adeguare le loro proposte e renderle sempre più aderenti a quanto il pubblico desidera. Tantomeno il fenomeno è passato inosservato agli occhi di un cospicuo numero di brand, che ha scelto Twitch per la promozione di prodotti e servizi proprio in virtù dell’ampio bacino di utenza che la sua community costituisce. Squadre di calcio, marchi di alta moda – si pensi alla prima sfilata su Twitch di Burberry -, case automobilistiche, aziende che operano nel settore della tecnologia, oltre che colossi del mondo alimentare. Su Twitch non manca proprio nessuno.

Sempre secondo Besio, la piattaforma ha il merito di aver proposto una visione alternativa dello sport e del gioco proprio grazie all’interazione, che ha accorciato le distanze fra utente/spettatore e creator/evento, concedendo un’ulteriore evoluzione del gioco stesso, che da grande passione si è trasformato anche in industria multimiliardaria.

Come analizza il portale Casino No AAMS, la questione si complica un po’ quando si parla di gioco d’azzardo: con il 75% degli utenti rappresentato da under 35, sono in molti a temere un possibile avvicinamento dei più giovani al gambling, per il tramite delle dirette dei loro streamer preferiti.

Tanto che a maggio scorso è stata addirittura lanciata una petizione su change.org, il cui obiettivo finale sono proprio le grosse imprese che utilizzano Twitch per pubblicizzare i propri prodotti, alle quali viene richiesto di fare un passo indietro e di prendere le distanze da emittenti che promuovono un gioco irresponsabile.

La decisione è ardua e non esente da rischi: secondo la redazione di Casino No AAMS una censura totale potrebbe avere un effetto boomerang, nonché costituire un precedente ambiguo, probabili motivi per cui, al momento, non sono stati presi provvedimenti in merito. E un ulteriore segnale potrebbe essere la scarsa affluenza alla petizione che, nell’arco di un quadrimestre ha raccolto poco più di metà delle adesioni.