Nuova Sabatini, agevolazione confermata per il 2018: budget di 33 milioni di euro

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Confermata anche per il 2018 la “Nuova Sabatini”, uno dei principali strumenti agevolativi nazionali: dall’avvio, nel 2014, la misura per incentivare l’accesso al credito delle Pmi per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature, non ha smesso di attirare l’attenzione delle imprese beneficiarie.

Agevolazioni

La misura prevede la concessione di finanziamenti alle Pmi da parte delle banche e degli intermediari finanziari che aderiscono ad apposite convenzioni tra Abi, Cdp e Mise. I finanziamenti concessi alle imprese devono avere importo compreso tra 20mila e 2 milioni di euro, possono coprire fino al 100 per cento degli investimenti ed essere assistiti dal Fondo centrale di garanzia fino all’80% dell’ammontare del prestito.

Contributi

L’ammontare del contributo del ministero dello Sviluppo economico è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e al 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (contributo maggiorato del 30% introdotto dalla legge di bilancio 2017 per i beni che ricadono sotto l’ombrello di Industria 4.0).

I numeri

Al 17 luglio 2017, si legge nella relazione che accompagna la Legge di Bilancio 2018, l’ammontare complessivo dei finanziamenti concessi alle PMI da banche e intermediari finanziari a valere sulla Nuova Sabatini è pari a circa 6,88 miliardi di euro, per un numero di domande pari a 27.713 e un importo totale del contributo richiesto pari a 539.726.710 euro.

Se il trend di domande proseguisse al ritmo attuale le risorse residue per la Nuova Sabatini, che in teoria dovrebbero coprire tutto il 2018, si esaurirebbero già a marzo.

Risorse

La Legge di Bilancio 2018 prevede per la Nuova Sabatini lo stanziamento di 330 milioni di euro nel periodo 2018-2023, così articolato: 33 milioni di euro per il 2018, 66 milioni di euro annui tra il 2019 e il 2022 e 33 milioni per il 2023.

Data l’attenzione rivolta agli investimenti “innovativi”, il Governo porta inoltre dal 20% al 30% la riserva per i contributi sugli investimenti in ottica Industria 4.0, assicurando comunque – in caso di esaurimento delle risorse – la finanziabilità delle tecnologie più avanzate. La Manovra 2018 prevede, inoltre, una proroga dei termini per la concessione dei finanziamenti delle banche fino alla data dell’avvenuto esaurimento delle risorse disponibili e la conseguente chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di agevolazione, al fine di non privare le Pmi del principale strumento contributivo di sostegno agli investimenti.