A cura di Roberto Paura Film come Armageddon o Deep Impact sembrano aver fatto scuola negli Stati Uniti: la National Nuclear Security Administration ha infatti annunciato la decisione di conservare un certo A cura di Roberto Paura Film come Armageddon o Deep Impact sembrano aver fatto scuola negli Stati Uniti: la National Nuclear Security Administration ha infatti annunciato la decisione di conservare un certo quantitativo di vecchie armi nucleari, il cui disarmo era previsto nel 2015, per utilizzarle in un futuro arsenale di “difesa planetaria” contro potenziali minacce di asteroidi in rotta di collisione con la Terra. Negli ultimi anni le preoccupazioni legate a possibili impatti devastanti è aumentata, anche in seguito agli eventi del 2013 a Chelyabinsk, che hanno dimostrato la vulnerabilità del nostro pianeta a corpi anche di piccole dimensioni. Se infatti è vero che un asteroide delle dimensioni di quello che portò all’estinzione dei dinosauri incrocia la Terra in media ogni 100 milioni di anni, impatti di media entità accadono con maggiore frequenza. Mentre la Nasa è impegnata a mappare gli asteroidi pericolosi nei dintorni del nostro pianeta, e ipotizza un sistema per deviare quelli più pericolosi trasferendoli in un’orbita sicura intorno alla Luna (una missione di prova è prevista entro il 2020), testate nucleari potrebbero rivelarsi utili nel frattempo che sistemi più sofisticati vengano messi a punto. L’idea è utilizzare un’esplosione nucleare nello spazio per deviare la traiettoria di un asteroide in rotta di collisione con la Terra, evitando il fallout sul pianeta. Non tutta la comunità scientifica concorda, dal momento che detriti dell’asteroide resi radioattivi dall’esplosione potrebbero sempre intersecare l’orbita terrestre. Ma, secondo alcuni, il piano potrebbe rappresentare una semplice scusa per conservare una parte dell’arsenale nucleare americano per finalità di deterrenza militare.