Riproponiamo il testo di Scritto da di Luigi Di Marco della Redazione ASviS, il cui Comitato scientifico è presieduto dal professore Enrico Giovannini, pubblicato sul sito ASviS il 20 novembre 2024
Il G20 riunito a Rio de Janeiro il 18-19 novembre per il summit finale della presidenza brasiliana ha adottato una dichiarazione dei leader che conferma l’assoluto impegno dei leader per l’Agenda 2030 e i suoi Goal.
In diretta continuità con il Patto sul futuro dell’Onu di settembre 2024, sviluppando i lavori preparatori delle riunioni ministeriali del G0 degli scorsi mesi, il messaggio dei leader per lo sviluppo sostenibile è esplicitato con chiarezza fin dall’introduzione: ci riuniamo nel luogo di nascita dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile per riaffermare il nostro impegno a costruire un mondo giusto e un pianeta sostenibile, senza lasciare indietro nessuno.
Il motto che il G20 adotta è “Costruire un mondo giusto e un pianeta sostenibile” – ponendo la disuguaglianza, in tutte le sue dimensioni, al centro dell’agenda del G20, e dichiarando dunque: “accelereremo i nostri sforzi e riaffermeremo il nostro forte impegno verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”.
Esaminando la situazione economica e politica internazionale, i conflitti e le crisi che affliggono il pianeta, la preoccupazione per lo stato d’avanzamento dell’Agenda 2030 a soli sei anni dalla sua scadenza, i leader confermano l’impegno a supportare i paesi in via di sviluppo nel rispondere alle crisi e alle sfide globali e nel raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile in via prioritaria riconoscendo che le crisi che affrontiamo non colpiscono il mondo in modo equo, gravando in modo sproporzionato sui più poveri e su coloro che si trovano già in situazioni vulnerabili e che la disuguaglianza all’interno e tra i paesi è alla base della maggior parte delle sfide globali che affrontiamo e ne è aggravata.
In risposta ai conflitti e le guerre in corso, i leader ribadiscono che tutti gli stati devono agire in modo coerente con gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite nella sua interezza. In particolare per la situazione in medio-oriente il G20 conferma l’impegno a realizzare la visione della soluzione a due Stati in cui Israele e uno Stato palestinese vivano fianco a fianco in pace entro confini sicuri e riconosciuti, in linea con il diritto internazionale.
La dichiarazione dei leader viene poi strutturata nei tre capitoli con cui la presidenza brasiliana del G20 ha inteso concentrare il proprio lavoro per la costruzione di risultati concreti: (i) inclusione sociale e lotta contro la fame e la povertà; (ii) sviluppo sostenibile, transizioni energetiche e azione per il clima; e (iii) la riforma delle istituzioni di governance globale.
Inclusione sociale e lotta contro la fame e la povertà
Affermando che il mondo produce cibo più che sufficiente per sradicare la fame, e che collettivamente non ci mancano né conoscenze né risorse per combattere la povertà e sconfiggere la fame, i leader riconoscono che ciò di cui abbiamo bisogno è la volontà politica di creare le condizioni per ampliare l’accesso al cibo. I leader rispondono dunque al fenomeno in crescita della fame nel mondo che già oggi affligge 733 milioni di persone sul pianeta, con il lancio dell’Alleanza globale contro la fame e la povertà. Aperta all’adesione di Stati anche esterni al G20, al 19 novembre risultavano aver aderito già 81 Stati.
Affrontando il tema delle diseguaglianze i leader convengono che la tassazione progressiva è uno degli strumenti chiave per ridurre le disuguaglianze interne, rafforzare la sostenibilità fiscale, favorire il consolidamento dei bilanci nazionali e per promuovere una crescita forte, sostenibile, equilibrata e inclusiva e facilitare il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Nel merito dichiarano che nel pieno rispetto della sovranità fiscale, cercheremo di impegnarci in modo cooperativo per garantire che gli individui con un patrimonio netto ultra-elevato siano effettivamente tassati.
I leader s’impegnano dunque alla cooperazione fiscale internazionale perseguendo presso le Nazioni Unite lo sviluppo di una Convenzione quadro sulla cooperazione fiscale internazionale.
Affrontando i temi della salute, riconoscendo il ruolo centrale dell’Oms e l’impegno ad aumentare gli investimenti per gli SDGs e la prevenzione, i leader condividono la necessità di un avanzamento dell’approccio One Health, riconoscendo le interconnessioni tra salute umana, animale, delle piante e ambientale e la necessità di affrontare la resistenza antimicrobica, e il sostegno alla conclusione delle trattative in corso per redigere e negoziare un accordo o convenzione internazionale sulla prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie.
Nel contesto è richiamata l’importanza dell’accesso all’acqua e dei servizi sanitari e viene richiamata la nuova iniziativa del G20 denominata Wash.
I leader riconosco l’importanza dell’educazione come facilitatore della dignità e dell’emancipazione umana, equità, uguaglianza, inclusività, crescita sostenibile e socioeconomica, cittadinanza attiva, prosperità, pace e benessere, notando con preoccupazione l’attuale carenza globale di insegnanti e riconoscendo che le politiche di sviluppo professionale in grado di qualificare e trattenere gli insegnanti sono componente essenziale della sfida multidimensionale di preparare le nostre società al futuro che ci attende.
I leader del G20 affrontano il tema della digitalizzazione del settore dell’informazione, riconoscendone i progressi ma osservando che l’evoluzione accelerata delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, hanno avuto un impatto drammatico sulla velocità, la scala e la portata della misinformazione e disinformazione, dell’incitamento all’odio e di altri danni alle persone online. In questo senso, sottolineano la necessità di trasparenza e responsabilità delle piattaforme digitali in linea con le politiche pertinenti e i quadri giuridici applicabili e collaboreremo con le piattaforme e le parti interessate pertinenti a questo proposito.
Tra gli altri temi toccati dalla dichiarazione per la parte sociale troviamo ancora:
- l’importanza di creare posti di lavoro di qualità e promuovere un lavoro dignitoso per tutti per raggiungere l’inclusione sociale in linea con le convenzioni dell’Organizzazione internazionale del lavoro;
- il pieno impegno per l’uguaglianza di genere e l’emancipazione di tutte le donne e le ragazze, per l’efficace e significativa partecipazione e leadership delle donne in tutti i settori e a tutti i livelli dell’economia, ricordando l’impegno a porre fine alla violenza di genere, inclusa la violenza sessuale e combattere la misoginia online e offline. Alle donne viene riconosciuto anche il ruolo di agenti di pace;
- l’impegno a sostenere i migranti, compresi i lavoratori migranti e i rifugiati, nei nostri sforzi verso un mondo più inclusivo, assicurando il pieno rispetto dei diritti umani e delle loro libertà fondamentali indipendentemente dal loro status migratorio, riconoscendo l’importanza di prevenire i flussi migratori irregolari e il traffico di migranti, come parte di un approccio globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare, rispondendo al contempo alle esigenze umanitarie e alle cause profonde dello sfollamento, sostenendo il rafforzamento della cooperazione tra i Paesi di origine, transito e destinazione.
Sviluppo sostenibile, transizione energetiche e azione per il clima
I leader riaffermano gli obiettivi di Parigi sul clima e l’impegno a proseguire gli sforzi per limitare l’aumento della temperatura a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, riconoscendo che l’insieme dei nostri sforzi sarà più potente della somma delle loro parti, coopereremo e uniremo gli sforzi verso una mobilitazione globale contro il cambiamento climatico.
Il G20 ha specificamente lanciato come iniziativa una mobilitazione globale contro il cambiamento climatico.
Viene riconosciuta la necessità di un’azione urgente per aumentare, dare priorità e integrare l’adattamento dell’intera società e dell’intera economia in risposta agli impatti diffusi, significativi e crescenti del cambiamento climatico, considerando necessaria l’accelerazione della riforma dell’architettura finanziaria internazionale in modo che possa rispondere all’urgente sfida dello sviluppo sostenibile, del cambiamento climatico e degli sforzi per sradicare la povertà.
Specificamente per la transizione energetica è rilanciato l’impegno a triplicare la capacità di energia rinnovabile a livello globale e il raddoppio del tasso annuo medio globale di miglioramenti dell’efficienza energetica, incluso gli impegni già assunti per eliminare gradualmente e razionalizzare, nel medio termine, i sussidi inefficienti ai combustibili fossili che incoraggiano lo spreco di consumo fornendo al contempo un sostegno mirato ai più poveri e vulnerabili. Nel contesto i leader richiamano i “Principi per transizioni energetiche giuste e inclusive” adottati dal G20 Energy Transitions Working Group, dichiarandone il sostegno.
Per la biodiversità viene ancora riaffermato l’impegno per l’implementazione rapida, completa ed efficace del quadro degli impegni internazionali di Kunming-Montreal, l’ambizione del G20 di ridurre il degrado del suolo del 50% entro il 2040 su base volontaria, l’impegno a porre fine all’inquinamento da plastica concludendo entro la fine del 2024 i negoziati di uno strumento internazionale giuridicamente vincolante ambizioso, equo e trasparente.
I leader esprimo soddisfazione anche per il lancio dell’iniziativa sulla bioeconomia da parte del G20.
La riforma delle istituzioni di governance globale
I leader s’impegnano a lavorare per un sistema multilaterale rinvigorito e rafforzato, radicato negli scopi e nei principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, con istituzioni rinnovate e una governance riformata che sia più rappresentativa, efficace, trasparente e responsabile, che rifletta le realtà sociali, economiche e politiche del XXI secolo.
Le riforme e le iniziative richiamate nella dichiarazione dei risultano in pratica le stesse indicate nel Patto sul futuro, e precisamente:
- riformare il Consiglio di sicurezza dell’Onu, affinché sia più rappresentativo, inclusivo, efficiente, efficace, democratico, responsabile e trasparente;
- rafforzare il Consiglio economico e sociale (Ecosoc) attraverso maggiori sinergie e coerenza con le agenzie, i fondi e i programmi delle Nazioni Unite per promuovere meglio lo sviluppo sostenibile nelle sue tre dimensioni e per assistere gli stati membri nel raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile;
- riforme dell’Organizzazione mondiale del commercio, sostenendo i Principi del G20 sul commercio e lo sviluppo sostenibile come linee guida per la progettazione e l’attuazione di misure relative al commercio e allo sviluppo sostenibile che consentano al commercio di fungere da motore di crescita e prosperità per tutti;
- riconoscimentodel ruolo delle Nazioni Unite, insieme ad altri forum esistenti, nella promozione della cooperazione internazionale in materia di AI, anche per potenziare lo sviluppo sostenibile. Nel contesto è accolto con favore la decisione dei ministri del lavoro e dell’occupazione del G20 di stabilire linee guida per l’uso sicuro, protetto e affidabile dell’AI nel mondo del lavoro;
- le diverse iniziative per la riforma dell’architettura finanziaria globale, in relazione al ruolo delle banche multilaterali di sviluppo, al rafforzamento del ruolo della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale nel sostegno ai Paesi in via di sviluppo, all’aumento della rappresentanza degli Stati in maggiore condizione di bisogno all’interno delle stesse istituzioni finanziarie, il richiamo ai precedenti accordi del G20 su misure di sostegno per la riduzione del debito dei Paesi in condizione di vulnerabilità finanziaria.
I leader esprimono apprezzamento per la decisione del G20 di convocare uno specifico vertice sociale del G20, tenutosi il 14-16 novembre, fornendo alle parti interessate non governative un’opportunità unica per esprimere le proprie opinioni su questioni fondamentali dell’agenda internazionale.