Non toccarla, non farle male

141

La donna è buona fonte di sogni. Non toccarla mai. Impara a liberare le idee di voluttà e di piacere. Impara ad assaporare in ogni cosa non ciò che essa è, ma le idee e i sogni che provoca. Perché nulla è ciò che è: i sogni sono sempre i sogni. Per questo non devi toccare nulla. Se toccherai il tuo sogno, esso morirà, e l’oggetto toccato occuperà la tua sensazione. Vedere e sentire sono le uniche cose nobili della vita. Gli altri sensi sono plebei e carnali. L’unica aristocrazia è non toccare mai. Non avvicinarsi: questo è nobile.
Fernando Pessoa
Che cosa commentare quando ti trovi di fronte a notizie come quella dei genitori che fanno prostituire la propria bambina di nove anni oppure le continue, uccisioni di giovani ragazze da parte di altri esseri umani. Esseri umani? Ma si può chiamarli così? Provo a dirlo ancora con Pessoa che una volta intervistato su un orribile delitto, dove un’adolescente era stata stuprata e uccisa da un uomo, disse che appartenere al genere umano non significa necessariamente essere un essere umano, e che “la distanza che c’è tra me e quello che ha compiuto quel delitto, è enormemente maggiore rispetto alla distanza che c’è tra lui e una bestia feroce”.
L’imbarbarimento e la disumanità si esprimono in molti modi ma credo che far male ai bambini o a una donna sia uno dei peggiori. Le persone perdono il controllo, e questo accade prevalentemente ai maschi e molto spesso contro le donne.
Il punto è proprio la perdita di controllo.
Ci sono dei momenti della verità su come siamo davvero fatti in profondità, e questi momenti, coincidono con qualcosa che ci mette in crisi. Crisi d’identità, di motivazione, di autostima, di solitudine, di sopravvivenza, ecc.
Questi momenti richiederebbero un alto padroneggiamento di se, un potere personale che consenta autocontrollo, allo scopo di mantenere un equilibrio mentale ed emotivo.
Quindi l’autocontrollo è inteso come aspetto del valore contro la tanto elogiata spontaneità.
Molti si vantano della propria sciatteria, della grossolanità delle loro azioni, della stupidità delle loro affermazioni, ecc. spacciando, appunto, tutto questo come spontaneità.
Come se la spontaneità fosse un merito indipendentemente da quello che ottiene.
“Io dico quello che penso”ma non è un merito quando l’espressione del pensiero mette in evidenza il suo letargo.
Ruttare vigorosamente in pubblico magari in altre culture è segno positivo ma qui da noi no, e se qualcuno lo fa, spontaneamente, non deve per questo essere applaudito. Anche se per la verità molti sanno fare bene solo questo.
Il valore della spontaneità è tale solo se produce qualcosa di buono altrimenti non vale: la spontaneità di valore dev’essere accuratamente preparata attraverso processi educativi ancorati a dei principi.
Principi che costringono, orientano, controllano, rappresentano la voce della coscienza che costringe a un determinato comportamento.
Quindi l’autocontrollo è fondamentale per capire il valore del soggetto, non la sua”spontaneità”.
Gli uomini che fanno male alle donne sono brutalmente, bestialmente spontanei perché in realtà non riescono a vederle e probabilmente non le hanno mai viste.
Gli uomini che non riescono a guardare le donne e ascoltarle sono infelici che cercano il piacere inteso come emozione effimera, viscerale, da prendere in solitudine, perché non entrano in contatto realmente con il soggetto ma solo con l’oggetto, con il corpo della donna.
Un essere (disumano) che fa del male a una donna prende commiato per sempre dall’umanità e oltraggiando il corpo di quella donna uccide anche sua madre e se stesso.
Bisognerebbe guardare di più le donne, ascoltarle per capire e imparare (ripeto non tutte le donne).
Quando guardo mia moglie che apparecchia la tavola o sistema i cuscini sul divano o rifà il letto, capisco che se l’osservo con attenzione posso imparare molto di più che da un trattato sull’organizzazione.
Chiedo scusa delle frequenti citazioni in questo pezzo ma la frase di Schopenhauer mi sembra ci stia proprio bene: “Più guardo gli uomini meno mi piacciono, potessi dire la stessa cosa delle donne, tutto sarebbe a posto”.