Non è giusto che i campioni finiscano in galera

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in foto Cristiano Ronaldo

Ha segnato tre gol contro la Spagna e tutti esultano. Perché è un campione, ma anche un grande evasore fiscale. 18 milioni rubati ai suoi ammiratori. Un tempo delinquevano solo i bisognosi e i criminali incalliti. Oggi anche gli idoli delle folle. Vergogna! Guadagnano milioni, cifre esagerate che non riusciranno mai a spendere. Avidi e ingordi, ne vogliono sempre di più. Non rischia neppure la prigione. Ammette i reati e patteggia due anni. La multa è ridota a un terzo. Ma non è contento, non vuole la condizionale. Prevede altre condanne? Noi, stolti, continuiamo a applaudire.

Il brutto anatroccolo guadagna solo 240 mila euro
I comuni mortali non ne hanno la possibilità. I grandi manager di stato, invece, sì. Sono molto facoltosi, ma appena possono si aumentano lo stipendio. Non del 15%, per adeguarlo alle crescenti esigenze, addirittura più del doppio. Si era convenuto come tetto massimo, il reddito del Capo dello Stato che è decente. I presidenti di Leonardo, Poste e Eni, hanno deciso, motu proprio, senza spiegazioni, di guadagnare mezzo milione l’anno. La Ceo di Enel persino di più. Solo la presidente di Terna (elettrificazione), stupida, non se l’è aumentato. Tacciono tutti, giornali e governo.

Meglio la guerra o accettare le scuse?
Tunisi ha convocato il nostro ambasciatore, noi quello di Parigi. Si riscaldano gli animi e si alzano i toni. Persino tra diplomatici. Si stava per annullare un vertice tra i due capi di governo e boicottare i prodotti francesi. Per una parola infelice di quel giovane e inesperto presidente. Dicono stupidaggini anche i nostri, ma più gravi quelle degli altri. Così cominciano le guerre. Quel film i giovani non l’hanno ancora visto e non ne immaginano le conseguenze. Meno male che, se non la guancia, il nemico ci porge la mano. Quello vero – Ignoranza e corruzione – ce l’abbiamo in casa.

Senti che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani
Era il 2009 e lo cantavano a Pontida. Oggi i giovani sono più clementi avendo i genitori dei loro coetanei dimenticato e ci votano. Quindi, evitano insulti, sostituiti dal consiglio di usare il sapone. Evoluzione generazionale del razzismo. L’odore, però, è lo stesso. Si segue l’esempio degli adulti, ma si migliora con pesanti allusioni. Succede a Torino in un regolare incontro di calcio under 15, cioè poco più che bambini, appena usciti dal girello. Dopo la vittoria, cori negli spogliatoi, riprese col cellulare e diffuse in rete. Nessuna punizione. È solo una ragazzata. E li lasciamo crescere così.

Razzista non è Salvini, ma i tanti italiani che lo hanno votato
Nessuno si lamenti né si scandalizzi se da noi le navi non possono più sbarcare profughi. Le accuse di razzismo sono inutili e ingiuste. La Lega non è buonista. La vogliono così gli italiani. Ha basato la campagna elettorale sulla caccia ai clandestini. La clemenza farebbe perdere la faccia al ministro. È l’unico problema che saprà realizzare, il solo a costo zero. I sindaci ipocriti, disposti ad accogliere chiunque, prendono in giro i cittadini, perché sanno bene che l’accesso ai porti non è di loro pertinenza. Rassegnatevi. L’ordine pubblico lo comanda Salvini, anche al Sud che disprezza(va).

Dal manuale del lavativo: come prendere un mese di vacanze retribuite
Ci sono professionisti delle ferie a sbafo. Chi timbrava il cartellino e non entrava in ufficio era un primitivo. Si faceva pure beccare e rischiava il licenziamento. Per fortuna i sotterfugi per evitare il lavoro sono sempre più sofisticati. Grimaldello è la democrazia. Tutti i cittadini italiani hanno diritto al voto e anche a candidarsi. Sono in tanti che si inseriscono in una lista qualsiasi per godere di un congedo retribuito di un mese. Per la campagna elettorale che non fanno. Sono perlopiù guardie penitenziarie. Poi non vanno neppure a votare. Però, più si va alle urne, più ci si riposa.