Noi Moderati, Barbara Ricci: Rdc solo a chi non può lavorare. Il resto delle risorse destiniamole alla formazione

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(in foto Barbara Ricci)

Donna, madre, lavoratrice. Barbara Ricci è candidata alla Camera dei Deputati nel Collegio Campania 1 sotto le insegne di Noi Moderati, formazione centrista del Centrodestra che unisce i quattro partiti centristi del Centrodestra Udc di Lorenzo Cesa, Coraggio Italia di Luigi Brugnaro, Italia al Centro di Giovanni Toti e Noi con l’Italia di Maurizio Lupi.

Come nasce l’idea di una sua candidatura alle Politiche?
“Ho sempre avuto una vocazione per il sociale nel quale sono impegnata da anni ma ho anche già avuto un’esperienza politica candidandomi, sempre nel centrodestra, alle ultime elezioni comunali. E’ stata una bellissima esperienza. Ho incontrato tantissima gente e mi sono confrontata su tantissimi temi con tantissimi amici ed elettori. L’ho trovata molto utile e formativa anche per capire meglio la politica e l’importanza di un impegno diretto in politica. Penso sia un’esperienza che tutti dovrebbero fare”.

Per quale ragione ha scelto di candidarsi con la lista di centrodestra, Noi Moderati?
“Intanto per dare più Centro al Centrodestra. Ho sempre ammirato Maurizio Lupi che ho avuto modo di conoscere e di apprezzarne le idee e il suo modo tranquillo ma brillante di fare politica. Mi sento vicina ai suoi valori, che sono poi quelli della maggior parte degli italiani, ed ho molto apprezzato il suo modo di interpretare l’impegno politico e l’idea della lista unica con Brugnaro, Cesa e Toti con i quali condividiamo valori e obiettivi. In questa formazione mi sento a mio agio, a casa mia”.

Gli ultimi sondaggi, come ha annunciato Maurizio Lupi qualche giorno fa, dicono che Noi Moderati è oramai stabilmente sopra la soglia minima di accesso al Parlamento del 3 per cento. E’ soddisfatta?
“Molto. Sinceramente, e me lo auguro davvero per il bene del Paese, siamo destinati a crescere ancora. L’Italia ha bisogno di normalità e di serenità. Non siamo ancora usciti del tutto dalla pandemia, c’è una guerra in corso in Europa e, quindi, una grave crisi energetica che preannuncia un autunno difficilissimo per le imprese e le famiglie. Nessuno ha la ricetta pronta o la bacchetta magica ma questi sono problemi seri e vanno affrontati con equilibrio guardando agli interessi delle nostre comunità. Anche su questo ci vorrà moderazione, equilibrio e grande senso di responsabilità. Sotto questo aspetto noi di Noi Moderati del Centrodestra siamo sicuramente tra i più attrezzati nel panorama politico italiano”.

Quali sono i temi principali della sua campagna elettorale?
“L’Ambiente, sicuramente, che in questo periodo si lega al problema della crisi energetica. Ma se è vero che il nostro compito è lasciare ai nostri figli, alle nuove generazioni, un futuro migliore, anche quelli della scuola, della formazione e quindi del lavoro per i nostri ragazzi, è un tema fondamentale. Quello che penso, però, è che non esiste un tema slegato dagli altri e che è quindi necessario affrontarli con un visione d’insieme. Naturalmente, ogni tema ha il suo impatto diverso in base al territorio. Prendiamo, ad esempio, quello della sicurezza: è chiaro che ci sono realtà e realtà. In alcune di queste come per la città di Napoli questo tema potrebbe essere tra i principali e andrebbe affrontato con maggiori risorse di uomini, mezzi e strategie particolari mentre in altre città, anche campane, magari è secondario. Noi Moderati, rispetto a tante altre forze politiche, abbiamo una visione d’insieme. E questa è la nostra forza, la nostra cultura di governo”.

Tra i temi più ricorrenti in questa campagna elettorale c’è quello del Reddito di Cittadinanza. Qual è il suo pensiero?
“Condivido pienamente il nostro leader Maurizio Lupi che afferma che quando uno non può lavorare è giusto assicurargli un reddito. Ma questo riguarda il 40% di quello che ci costa oggi il reddito di cittadinanza. Quindi, il restante 60 per cento andrebbe forse più utilmente destinato alla formazione vera, retribuita e mirata, all’occupazione e, quindi, anche alle imprese che assumono”.

E sul Pnrr?
“Il discorso è semplice e vale per tutte le misure che in qualche modo vengono immaginate per risollevare l’economia e l’occupazione. Intanto trovo giusto che al Sud siano state destinate il 40 per cento delle risorse e guai a chi ce le tocca. Quanto alla destinazione e ai progetti, credo sia un errore essere particolarmente rigidi. Se nasce un’emergenza, come quella attuale dell’energia legata al conflitto Ucraino, è giusto riflettere sull’opportunità di utilizzare parte delle risorse per risolverla. Tanto più se in gioco c’è il nostro futuro” .

Un pronostico per queste elezioni?
“Sono napoletana e per scaramanzia non dovrei dirlo, ma per me parlano i sondaggi. Vince il Centrodestra, spero con quanti più moderati possibili”.