Niente green pass all’aperto, ipotesi allo studio. Ma per Ricciardi toglierlo è come guidare l’auto senza cintura

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in foto Walter Ricciardi

Niente Green pass per attività all’aperto? E’ un ipotesi allo studio. “Ci stiamo ragionando – afferma Andrea Costa, sottosegretario alla Salute,  rispondendo così in diretta a 24 Mattino su Radio 24 -. Da parecchi giorni i dati sulla pandemia e sulle ospedalizzazioni sono positivi, è chiaro che andremo in quella direzione e con la fine dello stato di emergenza sicuramente inizierà una fase nuova con un allentamento delle misure restrittive. Con la gradualità con le quali le abbiamo introdotte, ci avvieremo ad un’eliminazione delle misure restrittive”.
Un fermo no all’ipotesi di togliere il Green pass arriva però da Walter Ricciardi, ordinario di igiene all’Università Cattolica di Roma e consigliere del ministro della Salute per l’emergenza Covid, che parla in proposito del “paradosso della prevenzione” e compara una sua abolizione alla scelta di guidare “senza cintura di sicurezza”. Il paradosso, ha spiegato ad Agorà, su Rai Tre, consiste nel fatto che “otteniamo dei risultati positivi grazie alla prevenzione, alla vaccinazione e Green pass. La tendenza, umana ma ingiustificata dal punto di vista scientifico, e quella di rimuovere ciò che ci rende sicuri. E’ come se guidassimo una macchina con cintura di sicurezza e prudenza senza avere incidenti e, soddisfatti di questo, decidessimo di togliere la cintura e iniziare a guidare come matti, e’ chiaro che prima o poi andiamo a sbattere. Sarebbe il terzo anno consecutivo che facciamo questo errore, spero cio’ non avvenga”. I vaccini, ha aggiunto, “da soli non bastano, c’e’ una palese dimostrazione che insieme ai vaccini dobbiamo usare cautele, come l’utilizzo di mascherine in ambienti chiusi e come l’uso del Green pass, che, nei paesi che lo hanno attuato, ha consentito un rilevantissimo saldo positivo in termini di vite umane”.