Newcotiana, piante di tabacco come biofabbriche di farmaci: Enea nel progetto Ue

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“Riprogrammare” le piante di tabacco per produrre, al posto delle sigarette, molecole benefiche da destinare a vaccini, anticorpi e cosmetici. È l’obiettivo del progetto europeo Newcotiana da 7,2 milioni di euro per rivitalizzare in chiave sostenibile nel campo della salute e dell’ambiente la coltivazione del tabacco, un settore economico che in tre decenni è diminuito di circa sei volte sia in Europa che in Italia (Ue, da 710mila a 115mila ettari; Italia, da 81mila a 15mila ettari). Nel progetto scientifico sono coinvolti 19 partner tra centri di ricerca (tra cui Enea per l’Italia) e aziende, provenienti da sette Paesi Ue e dall’Australia e coordinati dall’Istituto di biologia molecolare e cellulare del Consiglio delle ricerche spagnolo. “Le specie che useremo sono il tabacco coltivato Nicotiana tabacum e la sua cugina australiana Nicotiana benthamiana, che è stata già utilizzata nel ‘molecular farming’ per la produzione del farmaco sperimentale anti-Ebola Zmapp”, spiega Giovanni Giuliano, genetista dell’Enea. “Su queste piante verranno utilizzate differenti tecniche di miglioramento genetico, tra cui l’innovativo Crispr/Cas9 che consente di effettuare con estrema precisione il ‘taglia-e-cuci’ del DNA. In questo modo saremo in grado di modificare la composizione genetica delle piante di tabacco che, anzichè produrre nicotina, diventeranno future biofabbriche di farmaci e cosmetici”, prosegue Giuliano. “Nei laboratori Enea ci dedicheremo in particolare alla produzione delle piccole molecole, come carotenoidi con funzione protettiva per l’occhio e alcaloidi piridinici utili nella cura palliativa di malattie come sclerosi multipla e Alzheimer”, conclude il ricercatore Enea che rappresenta l’Italia nel progetto Ue.