Nel libro di Yvonne Carbonaro le donne che hanno fatto la storia di Napoli

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di Maria Carla Tartarone Realfonzo

Tempo fa sfogliai un volume di Marcello Vannucci: “Le grandi donne del Rinascimento Italiano”, edito da Newton & Compton. L’autore – che aveva già scritto numerosi libri di storia – vi illustra con immagini (e molti disegni di architetture) la vita di donne famose tra cui Isabella d’Este Gonzaga, Caterina e Maria de’ Medici.

Interessata, dopo qualche tempo volli assistere alla presentazione del libro “Storia delle donne di Napoli”, della studiosa e scrittrice Yvonne Carbonaro,  edito dalla Kairòs nel giugno 2021, presentato nuovamente il 16 marzo di questo anno. Per andarvi ho raggiunto il Palazzo Reale di Napoli, la Sala della Biblioteca, e nell’attesa sono rimasta a guardare attorno i tanti libri, tutti stretti gli uni agli altri, fino al soffitto.

Gli ascoltatori e le ascoltatrici sono stati numerosi forse proprio perché l’ampio volume, circa 600 pagine, presentato da Elena Coccia, analizza in modo approfondito e con uno stile avvincente la vita di eroine, anche contemporanee,  destando la curiosità delle donne del Meridione.

Inoltre, erano anni che non mi recavo nel Palazzo Reale per frequentarvi le Biblioteche ed i luoghi mi sono parsi cambiati, forse più trascurati. Destano preoccupazione soprattutto  i giardini, di cui ho rivisto i bellissimi alberi e i cespugli, ma non i fiori, che una volta erano tantissimi e ora sono pochi e sparuti, sparsi tra l’erba dei prati, come se non si trattasse di una primavera, ma di una triste estate.

Giunta nella Biblioteca in cui si sarebbe svolta la presentazione ho trovato molte persone interessate alla nostra scrittrice, il cui stile essenziale e tuttavia appassionante ho potuto apprezzare in testi come “Scelse la libertà”, edito sempre da Kairòs nel 2019 in cui Yvonne Carbonaro narrò le peripezie dello straordinario padre, nato a Tunisi nel 1915, durante i drammatici anni della seconda guerra mondiale.  

Il libro sulle donne, nel quale si narra anche la formazione della città di Napoli, mette in evidenza diverse regine, donne straordinarie, anche culturalmente, ed accentua il progresso che hanno preparato, potremmo dire consapevolmente, per la formazione delle donne contemporanee.

Molte sono anche le immagini che aiutano i lettori nella comprensione, accompagnano il testo e lo illustrano, per cui ancor più ci rendiamo consapevoli di tali conoscenze, del nostro “percorso di emancipazione” e di come la capacità delle donne nella storia di questa formidabile città abbia arricchito la storia del nostro Paese che è stata, in vari periodi, molto difficile da affrontare.

E qui mi piace ricordare un Archivio delle Memorie delle Donne di Napoli che fa parte del progetto “Casa della Cultura delle Differenze”, nato nel 1979, promosso dal Comune di Napoli e realizzato da Dedalus, in connessione con le maggiori agenzie internazionali di attività culturali, sociali e politiche, sul tema delle donne.