Napoli-Tokyo: la via del corallo
fin dai tempi dei Borbone

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A cura di Alfonso Vitiello I napoletani erano presenti in Giappone già prima dell’Unità d’Italia, ma a partire dal 1866 si intensificano i viaggi dei mercanti torresi verso Sol Levante. A cura di Alfonso Vitiello I napoletani erano presenti in Giappone già prima dell’Unità d’Italia, ma a partire dal 1866 si intensificano i viaggi dei mercanti torresi verso Sol Levante. E’ del 1873 lo sbarco a Nagasaki con il commercio dei bachi da seta, seguito da quello dell’oro rosso, il corallo. Nel 1912 sono quindici le famiglie di Torre del Greco che rappresentano l’Italia nel commercio dei preziosi. Con la crisi del corallo del Mediterraneo è quello giapponese a imporsi sui mercati di tutto il mondo grazie ai commercianti napoletani. I banchi di corallo “japonicum” erano ben differenti da quelli del Mediterraneo (“corallium rubrum”). Il corallo giapponese è infatti molto più grande, più slanciato e può avere diverse sfumature di colore: dal bianco al rosso, dal rosa al salmone. Inoltre i fondali giapponesi erano ricchi di questa materia prima perché per anni se ne era stata vietata la pesca. La lavorazione torrese era ed è tuttora molto più apprezzata di quella nipponica. Non si sa con precisione quale sia stata la prima famiglia torrese giunta a Kobe ma tra le più antiche ricordiamo quelle di Bartolomeo Mazza, Giuseppe D’Elia, Luigi Gentile, Enrico Borrelli, Giovanni Onorato e per finire Michele Vitiello detto a Cusella… Il giapponese Kamei Tadajiro, esponente di rilievo di questo commercio, aprì i primi uffici a Kobe. Trattava solo ed esclusivamente con i “galantuomini” torresi, ai quali bastava una sola stretta di mano per accaparrarsi il tesoro dei fondali dei mari giapponesi. E così si diffuse, dal Giappone, il corallo bianco, rosso e rosa sempre piu’ grosso rispetto a quello mediterraneo e sempre più caro. Le famiglie dal Giappone mandavano il grezzo ai parenti corallini a Torre del Greco che a loro volta ne curavano la lavorazione per proporre manufatti pregiatissimo commercializzati dai migliori gioiellieri mondiali. Prodotti che erano e sono rimasti esclusivi e molto apprezzate in tutto il mondo della gioielleria. “I coralli – scrisse Joseph Roth vengono indossati da tutti: elevano chi sta in basso e impreziosiscono chi sta in alto”.