Napoli, zoom su 50 anni di storia: mostra a Castelnuovo

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di Maria Carla Tartarone

Il 18 luglio per ricordare cinquanta anni di storia (1979-2019) a Napoli, a Castenuovo è stata inaugurata una mostra in cui le fotografie di Luciano D’Alessandro, Fabio Donato, Luciano Ferrara, Gianni Fiorito e dell’ Archivio dell’Agenzia Pressphoto hanno potuto far riaffiorare, anche con documenti forniti dall’Archivio di Gianni Pinto, la fine degli anni Settanta e le immagini di Maurizio Valenzi. Sindaco di Napoli dal 1975 al 1983 lo si ricorda come un personaggio particolare che usava manifestare il suo pensiero su qualsiasi foglio di carta a sua disposizione, in ogni momento, con un disegno o anche eseguendo un ritratto, con spiccata ironia. Molti suoi disegni, amando la pittura e il disegno fin da bambino, sono stati recentemente in mostra al PAN a cura di Olga Scotto di Vettimo.
I nostri grandi Fotografi che oggi ci consentono con le loro eleganti fotografie in bianco e nero di conoscere vividamente il passato e il presente, sono gli insegnanti che trasmettono ai nostri giovani la storia della Fotografia a Napoli, arte presente da protagonista fin dal primo Ottocento, per non citare Gian Battista della Porta che nel 1558 lanciò da Napoli la Camera oscura. Procedendo però nell’ambito del XIX secolo, avevamo numerose pubblicazioni a commentare e suscitare attenzione verso i progressi di questa nuova arte, come l’“Album Scientifico e Letterario”, “Fotografi e Fotografie in Italia”, “Il Giornale delle due Sicilie”. E già nel 1871 nel censimento effettuato dall’Ufficio di Statistica Napoletano si individuava in Campania un’industria fotografica costituita da ben 49 Stabilimenti Fotografici, numero superato ben presto. E si partecipava alle Esposizioni Generali, a Torino, dove nel 1884 si sottolineava la qualità di Fotografi come Michele Bova, Bonaventura Lauro, Eduardo Fratacci ed Achille Mauri.
Naturalmente è inutile continuare con citazioni già conosciute nella nostra Accademia che gli studenti conoscono, trasmesse con le istruzioni tecniche dai loro insegnanti, ma ho ritenuto necessario accennare a quanto la fotografia abbia progredito a Napoli. La mostra odierna mette bene in luce il progresso dei fotografi in mostra.
Viene ricordato in una fotografia il Sindaco di quegli anni Maurizio Valenzi , ripreso come al solito mentre disegnava, dal noto fotografo Luciano D’Alesandro, che nato nel 1933, morto nel 2016, lavorava con importanti Riviste, pubblicando anche numerosi libri. Molti come lui amavano quel Sindaco amante della pittura e del disegno, di cui esiste in ricordo una Fondazione a lui intitolata, attiva, fondata nel 2009, sita proprio nel Maschio Angioino
Sono altresì in mostra le immagini entusiasmanti di altri fotografi famosi che ricordano gli anni dal settantanove al duemila:
Fabio Donato: Insegna in Accademia già dal 1970; tra l’altro egli è solito dire parlando con i giovani: La fotografia è un linguaggio che serve a produrre pensiero;
Gianni Fiorito: Oltre che i ricordi degli spettacoli nella Villa Pignatelli, al Maschio Angioino, Castel dell’Ovo qui rappresentato è noto come egli ami riprendere i luoghi dal loro passato al presente, esprimendo così tutto l’amore per il suo lavoro;
Luciano Ferrara, di cui sono note le sue immagini sui “femminielli” napoletani, afferma che egli ama rappresentare la verità. E le storiche serate con i cantanti degli anni settanta e ottanta e le passeggiate al Parco Virgiliano. In mostra è anche la festa di Piazza Plebiscito con il protagonista Pino Daniele.
La mostra di oggi vuole dunque ricordare, in questa quarantesima edizione di “Estate a Napoli”, un periodo di Napoli in cui la città fu emergente e scrive l’Assessore alla Cultura e al Turismo Nino Daniele nel manifesto esplicativo quanto fosse importante quel periodo in cui quella Napoli e quel sindaco furono meridionalisti critici, italiani ed europei.
Molto interessante è poi la introduzione, nel manifesto esplicativo dell’Editore Paparo, ricco di centinaia di immagini, della curatrice Maria Savarese che ha inteso porre in rilievo quanto fosse importante la prima mostra di “Estate a Napoli” nel 1979, i siti rilevanti in cui fu esposta, i personaggi che vi aderirono come Eduardo De Filippo che partecipava con entusiasmo assieme alla la élite napoletana.