Napoli, Terra dei Fuochi: nasce l’Osservatorio della Città metropolitana

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Un osservatorio per monitorare e dare risposte certe e soluzioni concrete alla grave problematica dell’inquinamento ambientale; “un luogo, soprattutto, dove si da forza e voce ai comitati e movimenti, che in questi anni si sono battuti per la difesa dei territori diventati noti come Terra dei fuochi”, come spiega il sindaco della Citta’ Metropolitana di Napoli, Luigi de Magistris. Il Centro-Osservatorio permanente sulle indagini e sulle istanze relative alla Terra dei Fuochi nasce con la Carta di Intenti sottoscritta da de Magistris e dal vice sindaco Raffaele Del Giudice, per conto del comune di Napoli. Un documento che si sviluppa in 7 articoli e che ha lo scopo, soprattutto, “di fare proproste, di elaborare strategie, perche’ non ci sia piu’ una Terra dei Fuochi sul territorio della provincia napoletana”, dice l’ex pm.

“La difesa passa soprattutto attaverso una collaborazione forte tra chi ha difeso i territori nei territori e le amministrazioni che si sono dimostrate sensibili a questo tema”, aggiunge Luigi de Magistris. Poi, il primo cittadino spiega che avendo ” fatto battaglie storiche in questi anni, liberando Napoli dai rifiuti, dicendo no alle discariche e agli inceneritori”, intende allargare la sua azione all’area metropolitana. Il tema in materia di ambiente, di bonifica, e’ oggi “una competenza forte” affidata alla Regione Campania, “ma la riforma della Citta’ Metropolitana e’ stata fatta per dare maggiore peso agli enti di prossimita’”, e dunque questa puo’ “dare voce a 92 comuni, e alcuni hanno chiesto gia’ di aderire” alla Carta di Intenti. “Stiano formalizzando sempre di piu’ il diritto di partecipazione dal basso, lasciando intatta l’autonomia dei movimenti. Si sta insieme in questa lotte e in questi luoghi si da’ una forte voce a chi in questi luoghi ha lottato”, conclude.