Napoli sta ca’, la pizzeria che fa impazzire Tokyo

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Quando Giuseppe Errichiello chiude la serranda di una delle pizzerie più famose di Tokyo, “Napoli sta’ ca”,  in Giappone è già notte, mentre in Italia è pieno giorno. Partito ventenne da casa per seguire l’amore, oggi, a 30 anni, ha realizzato in buona parte il suo sogno: due pizzerie e il riconoscimento da Gambero Rosso. 


L’arrivo nel Paese del Sol Levante per Giuseppe, che tutti chiamano Peppe, è stato traumatico e non solo per le difficoltà linguistiche: “Non trovi nulla qui che ti ricordi l’Italia – racconta Peppe ad HuffPost – ed è difficile ambientarsi all’inizio, sopratutto per uno come me a cui non piacciono i manga, i cartoni e non ci capisce nulla di templi buddisti”. La prima volta a Tokyo è arrivato per inseguire l’amore: “Sono venuto per conoscere i genitori della mia ex moglie e, quando abbiamo deciso di trasferirci definitivamente qui, ho cercato lavoro. In Italia ero già un pizzaiolo, lavoravo con mio zio e guadagnavo meglio, a Tokyo ho dovuto cominciare da zero, ho fatto il lavapiatti e il cameriere, perché in Giappone la gavetta è molto importante”. Se i manga non attirano l’attenzione di Peppe, quello che ha imparato ad apprezzare è lo spirito del popolo nipponico: “I giapponesi sono veramente dei samurai, sono dei combattenti e hanno molto autocontrollo, doti che a noi italiani spesso mancano”. 


Peppe col tempo e con le giuste conoscenze è riuscito a diventare un imprenditore: ha rilevato l’attività commerciale dove lavorava e ha aperto la sua pizzeria. “Quel posto mi piaceva – racconta – ho fatto una scommessa, ho fatto l’offerta più alta degli altri compratori e ora di pizzerie ne ho due”. Da “Napoli sta’ ca” tutto parla della città natale di Peppe: “E’ tutto azzurro, anche perché io sono tifoso del Napoli calcio e con i miei amici partenopei a Tokyo abbiamo aperto un fan club”. Anche la sua pizza parla napoletano: “Gli ingredienti più importanti, l’olio, la farina, il pomodoro e la mozzarella, li faccio arrivare direttamente dall’Italia, per me ma anche per altri pizzaioli, perché collaboro con una ditta di export. La carne, il pesce e le verdure, sono prodotti locali”. La specialità della pizzeria di Peppe è la pizza Don Salvo: “Una pizza ortogonale, metà calzone e metà margherita, che ho dedicato a Salvatore Cuomo”.