Napoli, sfrattata dal centro storico per far posto a un B&B: il quartiere si mobilita

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“Comitati per il diritto all’ abitare” e gente del quartiere hanno presidiato dalle prime ore del giorno un piccolo appartamento del centro storico di Napoli sui cui affittuari, un’anziana signora nota locandiera del centro storico e la famiglia della figlia, pendeva un ordine di sfratto. L’iniziativa rientra nella campagna “Magnammece ‘O Pesone” (usiamo per cibo i soldi dell’affitto, ndr) i cui attivisti da tempo denunciano “gli effetti della “turistificazione” che spinge proprietari a cacciare vecchi affittuari per trasformare i locali in strutture di accoglienza più remunerative”. ”La signora Titina – spiegano in un comunicato i promotori della protesta – è un personaggio molto noto nel centro storico dove una volta gestiva una piccolissima trattoria. Oggi Titina è in gravi difficoltà economiche che l’hanno condotta ad un passo dallo sgombero dall’abitazione in cui vive da sempre. Anche in questo caso – denunciano – siamo di fronte ad un multiproprietario che davanti alle difficoltà economiche della donna ha immediatamente ottenuto lo sfratto rifiutando ogni conciliazione (ad esempio tramite il fondo della morosità incolpevole) probabilmente perchè più che a recuperare le pigioni ha interesse è destinare l’ennesima appartamento in casa vacanza o B&B come accaduto negli ultimi quattro anni per oltre cinquemila localì’. A fine mattinata, e con la mediazione dei comitati, la signora Titina ha ottenuto una proroga fino a gennaio. ”Ora – conclude la nota – per Titina è una corsa contro il tempo per trovare una soluzione economicamente accessibile e non essere espulsa da un quartiere sempre più inospitale verso i suoi stessi abitanti a causa dell’incontrollato aumento delle locazioni”.