Napoli, rinasce Cappella Pignatelli, D’Alessandro: Sarà centro di animazione culturale

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Era chiusa al pubblico da oltre cinquant’anni, la Cappella di Santa Maria dei Pignatelli uno dei gioielli più rari della Napoli del Rinascimento, che sorge proprio nel cuore del centro antico di Napoli, al Largo Corpo di Napoli, allineata lungo il decumano inferiore della città greco-romana. Sul finire degli anni ’60 era diventata persino un deposito abusivo di sedie. Oggi grazie al lavoro dell’Università Suor Orsola Benincasa, divenuta proprietaria della Cappella negli anni novanta a seguito della donazione della famiglia Pignatelli, e al finanziamento europeo del Grande Progetto “Centro Storico di Napoli – sito Unesco”, deliberato dall’allora assessore all’urbanistica della Regione Campania, Marcello Taglialatela, ed affidato per l’attuazione al Comune di Napoli, la Cappella Pignatelli è quasi pronta per essere riaperta alla città.

Stamane il Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d’Alessandro, con il coordinatore scientifico dei lavori di restauro, Pierluigi Leone de Castris, il coordinatore tecnico dei lavori, Giovanni Coppola, il progettista dell’interventoMassimo Del Giudice, e una folta rappresentanza di docenti capitanata dal Pro Rettore, Mariavaleria del Tufo e dal preside della Facoltà di Scienze della Formazione, Enrico Corbi, ha accolto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris e l’assessore comunale all’urbanistica, Carmine Piscopo, per una visita di verifica del completamento dei lavori di restauro, avvenuta alla presenza anche di Giovanni e Fabio Pignatelli.

Rettore e De Catris con fratelli PignatelliI lavori di restauro a tempo di record della Cappella Pignatelli

I lavori, iniziati nel novembre del 2014 hanno riguardato principalmente il restauro dell’apparato decorativo interno con la pulitura ed il consolidamento delle lastre di marmo dei rivestimenti verticali, il restauro della volta affrescata, il restauro degli stucchi, delle cornici e delle decorazioni pittoriche delle volte. Ma soprattutto i lavori, che hanno consentito anche il restauro e l’integrazione della pavimentazione in marmo e di quella in cotto e maioliche, hanno restituito alla fruizione del pubblico i prestigiosi monumenti rinascimentali della famiglia Pignatelli che si trovano ai lati dell’altare. Durante il restauro è stato anche ritrovato un affresco cinquecentesco che era collocato dietro l’altare raffigurante una deposizione.


Il futuro della Cappella Pignatelli: un luogo aperto alla città e ai turisti

Così come sta già avvenendo a via Chiaia per il Piccolo Palazzo del Gaio Sapere anche la Cappella Pignatelli sarà soprattutto un luogo di animazione culturale, di confronto e di ricerca aperto a tutti: alla città, agli studiosi e ai turisti, perché il compito di una Università è proprio quello di mettere i suoi saperi e il suo patrimonio artistico e scientifico al servizio del territorio e nel caso del Suor Orsola ci fa molto piacere farlo proprio nel cuore della nostra città, dai Quartieri Spagnoli al Centro storico”. CosìLucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, ha anticipato la mission della futura destinazione della Cappella Pignatelli, una destinazione “pubblica”, per attività culturali, convegni, mostre ed esposizioni, spazi di informazione e documentazione sul centro storico, attività musicali e tanto altro, oltre alle attività accademiche e scientifiche dell’Ateneo.

Ma soprattutto – come evidenzia Leone de Castris – la dislocazione e la visibilità della Cappella la rendono il punto ideale per introdurre i turisti, così come anche i napoletani e gli studenti delle scuole, alla conoscenza della città, per “guidarli” ai monumenti e ai percorsi attraverso il centro antico”.