Napoli, poker contro la Roma nel giorno dell’addio a Maradona

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in foto uno striscione dedicato a Diego Armando Maradona dinanzi allo stadio San Paolo di Napoli

di Diego Pantani

II Napoli sfodera una prestazione di carattere contro la Roma nella
prima sfida allo stadio S.Paolo del dopo Maradona, spentosi mercoledì
scorso 25 Novembre, nello stesso giorno di George Best e Fidel Castro,
a soli sessanta anni. Nella mattinata a rendere gli onori al ”Pibe de
oro” anche il dirigente giallorosso Bruno Conti, che ha rilasciato un
mazzo di fiori sul murales del campione argentino ai Quartieri
Spagnoli. Prima della gara, un minuto di raccoglimento e Napoli che
gioca con una maglia biancoceleste a strisce che ricorda quella della
nazionale Argentina. Nei primi 30′ della gara non accade molto poiché
le due squadre si temono e non si fanno male. II destino vuole che a
sbloccare il risultato ci pensi proprio un figlio di Napoli, Insigne,
con una punizione sotto la curva A, che batte Mirante proprio con una
specialità del numero dieci argentino. Unico squillo immediato della
Roma è quello del 32’pt di Cristante, che da buona posizione spara
alto. II vantaggio da convinzione al Napoli che al 42’pt potrebbe
raddoppiare, progressione di Zielinski sulla sinistra, il polacco vede
Mertens che prova un diagonale sul quale Mirante si allunga e mette in
angolo. Nell’intervallo Fonseca è costretto a cambiare Veretout per
Villar per delle noie muscolari, ma è la tutta la Roma di fatto a non
scendere in campo; infatti al 63’st ecco un contropiede del Napoli,
Insigne vede Fabian Ruiz, che stoppa col destro e poi, col sinistro,
porta gli azzurri al doppio vantaggio. Al 65’st mister Gattuso
effettua un primo cambio inserendo Politano per un Lozano, apparso in
ottime condizioni di forma. All’80’st va alla conclusione Elmas e
Mirante respinge, sulla ribattuta si inserisce Mertens, che arrotonda
il risultato e fa 3-0. Ma non è finita, all’86 Politano, dopo
un’azione personale, dribbla un paio di difensori giallorossi e, dopo
aver superato il portiere in uscita, chiude il risultato sul 4-0. Al
90’st l’arbitro Di Bello non da recupero e pone fine alle ostilità che
vede la squadra azzurra rilanciarsi nella parte alta della classifica,
dedicando la vittoria al suo infinito campione, al quale sarà legato
il nome dello stadio che si chiamerà Diego Armando Maradona.