Non è stata la stagione che tutta Napoli si attendeva dalla sua squadra, ma il futuro potrebbe non essere così negativo. In poco più di due settimane, infatti, il Napoli potrebbe dare una netta sterzata rispetto ai primi sei deludenti mesi. All’ombra del Vesuvio ne hanno viste di ogni tipo da agosto ad oggi. Prima la squadra che si ammutina, andando contro le direttive societarie, poi l’esonero di Carlo Ancelotti, il santone arrivato sulle rive del Golfo per portare al trionfo il club partenopeo, e infine il tentativo di risalita con Gennaro Gattuso, che di certo ha un pedigree e un’esperienza ben inferiore rispetto al suo predecessore.
Serviva, però, un taglio netto e deciso con il passato e De Laurentiis non ha avuto paura di cambiare, dando il benservito ad Ancelotti, che ha indubbiamente deluso nel suo anno e mezzo alle redini della squadra, con la quale ha conquistato “solo” un secondo posto in classifica, figlio più dei demeriti altrui che di veri e propri meriti. L’inizio della stagione attuale è stato disastroso, con prestazioni molto mediocri e uno scollamento oramai evidentissimo. Un feeling mai nato quello tra il tecnico che aveva sbandierato ai quattro venti la voglia di competere con la Juve per la conquista dello scudetto e che invece ha visto la fine dell’esperienza con un Napoli boccheggiante e ben distante dalle zone nobili della classifica.
La società ha così voluto scegliere quello che fosse agli antipodi rispetto ad Ancelotti, ossia Gattuso, un allenatore dal grande temperamento e che non avesse paura di strigliare un gruppo che evidentemente si era adagiato troppo sugli allori. I primi tempi con Ringhio in panca non sono stati facili, ma le vittorie contro Lazio, Juve e Inter hanno evidentemente ridato brio a una squadra che aveva l’encefalogramma piatto.
Come detto, ora la stagione del Napoli entra davvero nel vivo. L’obiettivo minimo di inizio anno – la qualificazione alla prossima Champions League – è definitivamente sfuggito, perché troppi sono i punti di distacco dal quarto posto occupato dall’Atalanta. Ma le gioie per gli azzurri potrebbero arrivare dalle coppe. Già, perché i partenopei sono in piena corsa in Coppa Italia dove hanno raggiunto la semifinale. La gara di andata è già stata disputata e gli uomini di Gattuso hanno fatto il colpaccio a San Siro, battendo l’Inter per 1-0 grazie a una gemma di Fabian Ruiz. Il ritorno si giocherà il 5 marzo al San Paolo e il Napoli ha tutta l’intenzione di non farsi sfuggire la ghiottissima occasione di tornare in finale di coppa, da dove manca dal 2014, anno in cui batté la Fiorentina. Ad attendere gli azzurri ci sarà una tra Juventus e Milan, che nell’altra semifinale hanno pareggiato 1-1 a San Siro.
Ma quella della Coppa Italia non sarà l’unico appuntamento-bivio che attende il Napoli. Il 25 febbraio, infatti, sbarcherà a Fuorigrotta il Barcellona. In palio ci sarà il passaggio ai quarti di finale della Champions League, che verrà poi deciso il 18 marzo nel ritorno al Camp Nou. Sarà la prima volta che Messi metterà piede a Napoli, lì dove è diventato mito un altro argentino, considerato da tanti il più grande calciatore della storia, Diego Armando Maradona. Sarà questo, certamente, un tema della partita che però poi vivrà 180’ in cui gli azzurri dovranno dimostrare di potersela giocare alla pari dei catalani. Sulla carta non dovrebbe esserci partita, visto il potenziale dei due organici, ma le ultime prestazioni del Barcellona, che nel frattempo ha cambiato allenatore e perso per quattro mesi Luis Suarez, non lasciano dormire sogni tranquillissimi agli spagnoli. Tanto più che le ultime eliminazioni dei catalani in Champions sono state quanto mai imprevedibili, contro Roma e Liverpool, dopo aver accumulato un vantaggio enorme nelle gare di andata. Betway quota il successo del Napoli nella sfida di andata a 3.40, mentre quello del Barça è dato a 2.05, a fronte del 3.75 del pareggio (quote al 17 febbraio 2020).