“San Gennaro, ancora grazie. Proteggi sempre la nostra comunità”. Così, in un tweet, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, commentando l’avvenuto prodigio dello scioglimento del sangue del santo patrono della città partenopea, rinnovatosi nel tardo pomeriggio nel Duomo.
L’annuncio del miracolo è stato dato ieri sera dall’abate della Cappella del Tesoro di San Gennaro monsignor Vincenzo De Gregorio dall’altare del Duomo di Napoli, accompagnato dal tradizionale sventolio del fazzoletto bianco da parte di un membro della Deputazione di San Gennaro. È stata così premiata la speranza dei fedeli che da ieri mattina alle 9 si sono recati al Duomo in attesa del miracolo. Quello del 16 dicembre è il terzo dei tre miracoli della liquefazione del sangue del Santo patrono di Napoli attesi nel corso dell’anno ed è detto “miracolo laico” perché la cerimonia si tiene nella Cappella di San Gennaro, gestita dalla Deputazione di San Gennaro, organismo laico presieduto dal sindaco di Napoli. Per il secondo anno consecutivo però, il miracolo di dicembre è stato atteso sull’altare del Duomo per permettere l’osservanza del distanziamento previsto dalle norme anti Covid-19.
Il miracolo è avvenuto alle 17.59, dopo un’intera giornata di preghiere e l’intonazione costante dell’antico canto delle “parenti di San Gennaro”, che hanno invocato da questa mattina lo scioglimento del grumo di sangue solido contenuto nell’ampolla. Lo sventolio del fazzoletto bianco, tradizionalmente affidato a un membro della Deputazione di San GENNARO, quest’anno è stato affidato a Pierluigi Sanfelice di Bagnoli. La teca con le ampolle del Santo patrono di Napoli è stata riposta alle ore 19 nella cassaforte d’argento all’interno della Cappella del Tesoro.